Page 537 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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roseguendo nel ciclo dedicato alla Grande Guerra, il convegno fa il
punto sul 1916, anno centrale del conflitto nel quale maturarono inol-
P tre eventi che si sarebbero sviluppati nel 1917, come l’intervento degli
Stati Uniti e le rivoluzioni in Russia. la guerra totale portò in alcuni Paesi alla
formazione di governi a più larga base: in Gran Bretagna David lloyd George
sostituì Asquith come Primo Ministro di un gabinetto comprendente anche
i conservatori e in Italia Paolo Boselli succedette a Salandra a capo di un go-
verno di coalizione nazionale che includeva anche repubblicani e un cattolico,
con la sola eccezione dei socialisti.
Sul piano militare il 1916 fu caratterizzato dalle più prolungate, sanguinose e
non risolutive battaglie terrestri sul fronte franco-tedesco, la maggiore delle
quali fu l’offensiva su Verdun. Anche sul fronte italiano prevalsero battaglie
di attrito; l’Esercito italiano respinse comunque la Strafexpedition austriaca e
con la sesta battaglia dell’Isonzo conquistò Gorizia.
la guerra navale vide nel mare del nord la battaglia dello Jutland, l’unico
grande scontro di corazzate, mentre in Adriatico la Regia Marina completò il
salvataggio dell’Esercito Serbo.
Romania e Portogallo si schierarono a fianco dell’Intesa e l’Italia dichiarò
guerra anche alla Germania.
Il convegno presenta un quadro dell’evoluzione generale del conflitto sul
piano diplomatico, tecnico-militare e del fronte interno, senza trascurare
gli scacchieri extra-europei in primo luogo il Medio Oriente del quale gli
accordi Sykes-Picot prefigurarono la divisione in sfere d’influenza britannica
e francese.
Attenzione specifica è dedicata all’Italia, alle Forze Armate, ai Corpi Armati
dello Stato e ai servizi d’informazione.
Al convegno partecipano anche studiosi stranieri e giovani ricercatori,
fornendo rispettivamente la prospettiva del nemico di allora e nuove
conoscenze su temi specifici.

