Page 473 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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LA A112 DEL GENERALE DALLA CHIESA PRESSO IL MUSEO STORICO DI VOGHERA
"GIUSEPPE BECCARI"
a cura di Felice CICCARELLI, Mar.llo, CC*
*Si ringrazia per la preziosa collaborazione la signora Giuseppina Bellinzona Beccari, direttrice del Museo
storico di Voghera "Giuseppe Beccari".
Il MUSEO STORICO DI VOGHERA "GIUSEPPE BECCARI" ospita un’esposizione di oltre 5.000
cimeli. Passeggiando tra le sale si trovano oggetti storici che risalgono alla battaglia di Montebello
che vide vittoriose le truppe di Napoleone III, alla I e alla II Guerra Mondiale, fino agli anni ‘80 del 469
secolo scorso. Tra i preziosi cimeli e oggetti storici conservati ve ne è uno particolarmente
interessante per le storia che si narra in questo volume: la A112 di proprietà di Emanuela Setti
Carraro.
L’ultima volta che l’hanno vista circolare era il 3 settembre del 1982, a Palermo, in via Carini per la
precisione.
Dopo anni di indagini e minuziose perizie effettuate, fu disposto il dissequestro. I genitori di
Emanuela, per tenere vivo il loro ricordo, decisero di non distruggere l’autovettura e cercare nel
contempo una collocazione idonea a perenne memoria del sacrificio dei loro cari, tragicamente
trucidati.
Considerata la consolidata amicizia che legava la famiglia Setti Carraro al commendator Beccari,
ufficiale di complemento dell’Esercito durante la guerra, presidente per 30 anni dell’U.N.U.C.I., che
si era prodigato con grande passione e determinazione alla realizzazione di un museo storico-
militare nella città di Voghera, fino alla sua morte, la scelta cadde sul museo.
Il Comm. Beccari accettò all’istante la proposta: si attivò immediatamente affrontando il complesso
iter burocratico e la casa automobilista Lancia trasferì gratuitamente la macchina da Palermo a
Voghera.
Dopo solo tre giorni la macchina arrivò a Voghera e da quella data la A112 di Emanuela e Carlo
Alberto è esposta al Museo Storico “Giuseppe Beccari” di Voghera (PV) nello stato originale, con i
segni evidenti e tangibili dell’efferato agguato, con ancora le targhe
(https://museostoricogbeccari.it).
Nel corso degli anni furono realizzati ulteriori approfondimenti. Dall’esito risultò l’autovettura era
stata colpita da centinaia colpi.
Oggi, dopo la scomparsa del comm. Beccari, sua moglie Giuseppina Bellinzona ed un gruppo di
volontari continuano la sua opera e si prodigano tutt’oggi, con grande passione, alla valorizzazione
del Museo ove è collocato un importante frammento di storia d’Italia che testimonia ai posteri il
sacrificio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro e dell’agente della scorta, Domenico
Russo.
Descrizione della musealizzazione della Fiat A112 condotta da Emmanuela Setti Carraro la sera dell’eccidio in Via Isidoro Carini in
Palermo. Documento Archivio Ciccarelli