Page 43 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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le gonne, la semplificazione dell’abbigliamento (dal tailleur alle
stoffe in jersey creati da Gabriel Chanel) liberano i corpi e ren-
dono più sciolti i movimenti. Le ragazze non hanno più uno
chaperon, sgomentate e affascinate dalla loro stessa libertà.” 21
Più in dettaglio, abbandonati finalmente i rigidi corsetti,
le gonfie e lunghe gonne, completate da camice sovraccari-
che di svolazzi e di ridondanti merletti, le donne optarono
per abbigliamenti più leggeri e semplici, di foggia tenden-
te al maschile, con gonne via via più corte, camice lineari
e biancheria intima meno costrittiva. Il reggiseno ne sarà la
novità rivoluzionaria, imponendosi in pochi anni, assurgen-
do da allora a capo di abbigliamento più prodotto al mondo,
in diversi miliardi di esemplari all’anno. Dal 1914, quando fu
inventato, contribuì indirettamente all’accrescersi della pro-
duzione delle munizioni, delle armi e dei veicoli, produzio-
ne che mai più si contrasse col procedere della guerra. Se la
vita civile conservò una ancora accettabile normalità e se la
fame non falciò più dei combattimenti fu merito, in buona
sostanza, di quell’indumento che, liberando le donne dalle
costrizioni dei corsetti, consentì di applicarsi a lavori ritenuti
prerogativa maschile e, in definitiva, la conseguente emanci-
pazione.
Volendo tracciare una sintesi cronologica di quella sorta
di rivoluzione di genere, non stupefacente in una guerra che
in pochi anni distrusse tre imperi ultrasecolari, l’ottomano,
il russo e l’austro-ungarico, se ne scorge una prima fase nel-
la tiepida sollecitazione governativa affinché le donne si im-
pegnassero nei settori produttivi, non più necessariamente
agricoli. Sollecitazioni che si ebbero nelle varie nazioni euro-
pee, in maniera più o meno simile, a partire già dall’autun-
no del ‘14, sempre enunciate inizialmente con malcelato in-
teresse, che però in breve si mutò in pressante richiesta. In
Francia, dove il fenomeno è più conosciuto, a partire dal set-
tembre del 1915: “compaiono le prime circolari ministeria-
li che invitano gli industriali ad utilizzare le donne in qual-
siasi settore ove sia possibile [e] malgrado il tentativo… di
razionalizzare il reclutamento, le operaie accorrono da ogni
parte attirate dagli alti salari, o alla ricerca di un lavoro qua-
lunque. Nelle officine di guerra, come in tutte le industrie,
esse svolgono compiti sempre maggiormente diversifica-
ti. Sono 400.000 all’inizio del 1918, un quarto della mano
d’opera totale… simbolo della mobilitazione femminile in
Francia, come della penetrazione delle donne in settori tra-
21 Ibid., p. 46
Operaia tornitrice intenta a lavorare un grosso albero

