Page 22 - Generale B.A. Enrico Pezzi - Inventario dell'archivio personale
P. 22

SERIE 1. CARTEGGIO E DOCUMENTI PERSONALI
       20

            2. “Telegrammi giunti in occasione delle nozze”


            1929, apr. 10 - 17

            Il fascicolo contiene 159 telegrammi di auguri e felicitazioni inviati ad
            Enrico ed Elena, a Giambattista Queirolo e alla famiglia Queirolo nei
            giorni precedenti e immediatamente successivi al matrimonio (nello spe-
            cifico: tre telegrammi sono datati 10 aprile, uno datato 11 aprile, uno da-
            tato 12 aprile, uno datato 13 aprile, quindici datati 14 aprile, centotrenta-
            quattro datati 15 aprile, due datati 16 aprile, due datati 17 aprile).

            Le nozze si celebrarono lunedì 15 aprile 1929 presso il Palazzo Arcive-
            scovile di Pisa (cappella privata del cardinal Pietro Maffi, cerimonia reli-
            giosa) e presso il Municipio della stessa città (cerimonia civile officiata dal
            podestà, avv. Guido Guidi Buffarini). Seguì déjeuner al Grand Hotel Net-
            tuno. Testimoni della sposa: il prefetto Egisto Terzi e il conte (e senatore
            del Regno) Ferdinando Giuseppe Giuli Rosselmini Gualandi. Tra i testi-
            moni dello sposo, l’allora tenente colonnello Federico Zapelloni, Meda-
            glia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale e già comandante
            del 62° Gruppo (ovvero del Gruppo cui afferiva la XXVIII Squadriglia
            aeroplani da ricognizione di cui Pezzi era - dal 10 ottobre del 1928 - co-
            mandante).

            La stampa coeva ci narra di centinaia di messaggi giunti da personalità
            politiche e scientifiche, da parte di senatori, docenti universitari, aristo-
            cratici ed amici delle famiglie e degli sposi. Le fonti citano anche biglietti
            della regina Elena di Savoia, del conte Costanzo Ciano di Cortellazzo,
            allora ministro delle Comunicazioni, e dell’onorevole Italo Balbo, non
            rinvenuti però nel fondo.

            Tra i mittenti dei telegrammi conservati, figurano, per citarne alcuni: la
            XXVIII squadriglia  (gli aviatori di San Giusto lanciarono per mezzo di
            un aeroplano trasvolante sul Palazzo arcivescovile alcuni foglietti di au-
            guri); le suore e gli ammalati della Clinica Medica (Giambattista Queirolo
            era direttore della Clinica Medica Generale nella Regia Università di Pisa);
            Ottorino Rook, docente di Patologia speciale e clinica medica veterinaria;
            Antonio Cesaris-Demel, anatomopatologo e docente a Parma e a Pisa; il
            dott. Giovanni Quirico, medico di casa reale (di Vittorio Emanuele III);
            Clarice Borella in Pierini crocerossina a Tripoli, nel 1911, con la duchessa
            d’Aosta e nel 1915 ispettrice delle Infermiere volontarie di Pisa.
   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27