Page 210 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
P. 210

Castello di Bari                                        1240, diede incarico a Guido del Vasto di ricostruirlo, am-
                                                                       pliandolo. Assunse allora, per quanto consentito dedurre
                  Il castello di Bari, nonostante le successive trasforma-  dalle permanenze, la configurazione canonica quadrango-
               zioni alle quali si deve l’attuale aspetto di fortezza bastio-  lare con ai vertici torri anch’esse quadrangolari. Di esse le
               nata, conserva ancora all’interno della cerchia cinquecen-  due verso l’abitato risultano, per maggior difesa, molto ag-
               tesca l’originale quadrilatero svevo, con le tipiche torri   gettanti rispetto alla linea delle cortine perimetrali. Torri e
               quadrate ai vertici. Va comunque osservato che la vistosa   cortine sono rivestite da bugne a bauletto in tufo carparo.
               asimmetria che lo caratterizza, dipende dalla preesistente   Nella cortina di ponente è inserito il portale ogivale,
               fortificazione normanna (eretta al tempo dell’occupazione   privo però, come negli altri castelli svevi, di ponte leva-
               della città da parte di Roberto il Guiscardo, nel 1071), insi-  toio. All’interno una sorta di portico coperto con volte
               stente a sua volta su preesistenti strutture greco-romane. Il   a crociera insistenti su diversi capitelli. L’altezza origi-
               castello normanno per le successive insurrezioni e guerre   naria delle torri attingeva i 30 metri, con lati di base di
               intestine finì distrutto, per cui Federico II, fra il 1233 e il   circa 15-16.






























































               206       il controllo del territorio
   205   206   207   208   209   210   211   212   213   214   215