Page 9 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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PRESENTAZIONE


                  La Prima Guerra Mondiale è spesso vissuta, specie dalle giovani generazioni che non ne hanno avuto testimonianze
                  dirette, come un evento lontano e quasi leggendario: un romanzo popolato da soggetti immaginari che vivono e
                  muoiono senza dolore e senza particolari conseguenze. È doveroso, invece, far comprendere che quei militari di
                  100 anni fa, spesso giovanissimi, erano persone come noi, con affetti familiari, amicizie, interessi, speranze e sogni.
                  Il valore della Memoria ci fornisce consapevolezza e continuità con ciò che è avvenuto, dà spessore e significato
                  alla nostra storia, nel bene e nel male. La Storia e la Memoria hanno il preciso obiettivo di far riflettere tutti,
                  giovani o meno, sull’eredità e le tradizioni che ci contraddistinguono e ci accumunano. La ricorrenza del Cente-
                  nario del Milite Ignoto, iniziativa adottata nel 1921 per onorare i sacrifici e gli eroismi dell’Italia, nella Grande
                  Guerra, personificati nella salma di un anonimo combattente caduto nell’adempimento del suo dovere, aspira a
                  questo scopo.
                  Il Milite Ignoto simboleggiava tutti i caduti del Primo Conflitto Mondiale e incarnava il significato etimologico
                  della parola simbolo: mettere insieme, creare un legame. Tributare i più alti onori ad un militare sconosciuto è
                  stato un atto di riconoscenza al coraggio e al sacrificio di tutti i militari d’Italia e la cerimonia di traslazione ha re-
                  almente unito il popolo italiano in quello che può essere definito un “funerale collettivo” a cui tutti hanno sentito
                  di dover partecipare per omaggiare la memoria di un padre, un figlio, un marito, un fratello caduto e spesso mai
                  più ritrovato.
                  Ancora oggi il Milite Ignoto rappresenta tutti i Caduti italiani, il simbolo più fulgido della certezza della soprav-
                  vivenza della Patria e in Lui è rappresentato l’impegno supremo di tutto il popolo italiano e a Lui rinnoviamo
                  l’imperativo morale di trasmettere ai nostri figli una Nazione libera, concorde, operosa.
                  In tale ottica è con grande piacere che presento questa opera, frutto di un lavoro interforze, che si inserisce nel-
                  l’ambito delle iniziative volte a celebrare il Centenario del Milite Ignoto. Il volume ripercorre, attraverso un im-
                  ponente apparato iconografico, tutte le fasi che portarono alla scelta e alla tumulazione del Soldato Sconosciuto.
                  Ricordare oggi quei momenti e approfondirne i vari aspetti vuol dire anche calarci nella grande suggestione del
                  rito collettivo del 4 novembre 1921, rivivendone le stesse emozioni e gli stessi sentimenti di ammirato rispetto e
                  profonda devozione.
                  Non è infatti senza significato che proprio il 4 novembre è denominato Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata
                  delle Forze Armate e che lo stesso insediamento del Presidente della Repubblica culmini con una visita al Sacello
                  del Milite Ignoto, simbolo del sacrificio del singolo per la collettività sul quale si basa fin dall’antichità non solo
                  l’essenza dell’essere militare ma la stessa esistenza dello Stato.
                  Ancora oggi il Milite Ignoto rappresenta tutti i Caduti italiani e il simbolo più fulgido della Patria.
                  Il Centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria vuole celebrare quel soldato “senza nome”,
                  la cui salma era stata voluta intenzionalmente come “di nessuno” e che oggi è patrimonio “di tutti” e pilastro della
                  nostra identità. Tale messaggio resta vivo per noi e per le future generazioni e ci esorta ad impegnarci con coraggio
                  per una società più giusta e sicura. Per questo obiettivo, le Forze Armate agiranno sempre, con dedizione e pro-
                  fessionalità, al fianco delle Istituzioni democratiche.





                                                                                                            IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA
                                                                                                                                  Generale Enzo Vecciarelli
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