Page 95 - L'archivio della Marina - Guida dei fondi conservati presso l'archivio dell'Ufficio storico della Marina Militare
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Fondi relativi alla 2ª guerra mondiale          73

                   Il capo di Stato maggiore generale fu istituito con legge dell’8 giugno 1925 n.
                   866 per rispondere, almeno apparentemente, all’esigenza di una coordinazio-
                   ne tra Esercito, Marina e Aeronautica in vista di un’armonica preparazione
                   bellica e di una condotta unitaria delle operazioni. Con tale legge si creava una
                   figura con diretto comando sull’Esercito e con funzioni di coordinamento sia
                   pur vaghe nei confronti della Marina e dell’Aeronautica.
                   Con il d.l. 6 febbraio 1927 n. 68 si modificava la legge del 1925 innalzando
                   la figura del capo di Stato maggiore generale a “consulente” del capo del go-
                   verno, ma privandolo di fatto di ogni diretta ingerenza sulle forze armate e
                   di precise responsabilità, in quanto Mussolini aveva il diretto controllo delle
                   forze armate e in particolare dell’Esercito. Fino al 1941 ci furono solo va-
                   rianti di scarso rilievo: tra queste con la legge 18 ottobre 1940 n. 1550 venne
                   istituito il sottocapo di Stato maggiore generale e l’Ufficio del capo di stato
                   maggiore generale assunse la denominazione di Stato maggiore generale. La
                   carica di sottocapo veniva però soppressa con il decreto legge 27 giugno 1941
                   n. 661, che introduceva tra l’altro il concetto di responsabilità del capo di
                   Stato maggiore generale verso il duce, responsabilità che veniva però limitata
                   dalla successiva enunciazione secondo cui egli era comunque dipendente dal
                   duce stesso. Altro elemento di novità era il fatto che il capo di Stato maggiore
                   generale doveva essere tenuto al corrente della situazione politica da parte del
                   Ministero degli esteri. Sempre nel 1941, con fonogramma del 20 maggio n.
                   514, lo Stato maggiore generale cambiò denominazione assumendo quella di
                   Comando supremo. Tra il 1941 e il 1943 si ebbero inoltre diversi cambiamenti
                   dal punto di vista della struttura del Comando; la massima espansione si ebbe
                   tra la primavera e l’estate del 1942, sotto la gestione di Ugo Cavallero, con
                   un’articolazione su tre reparti oltre al Servizio informazioni militari (SIM) che
                   era stato inglobato nel giugno del 1941. Dal 1943 venne ripristinata la carica
                   di sottocapo di Stato maggiore.

                   La documentazione del fondo non proviene dall’archivio del Comando
                   supremo (attualmente conservato presso l’Ufficio storico dell’esercito)
                   ma per la maggior parte da quello dell’Alto comando della marina (Su-
                   permarina) a cui il Comando supremo inviava per conoscenza e per
                   competenza promemoria, relazioni, telegrammi, dispacci, comunicazio-
                   ni, verbali. Gli argomenti di cui tratta la documentazione sono estrema-
                   mente eterogenei in quanto le competenze del Comando supremo spa-
                   ziavano in vari campi; i principali sono: costituzione e ordinamento del
                   Comando supremo; organizzazione e andamento della guerra dal 1940
                   al 1943; operazioni militari nei vari scacchieri (Francia, Africa, Balcani,
                   Egeo); organizzazione della difesa e offesa aerea; difesa costiera; impie-
                   go dei sommergibili; questioni varie relative alle trasmissioni radio, al
                   personale, al materiale bellico.
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