Page 1 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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Cosmo Colavito, Ingegnere specializzato nelle Tecnologie La storia del Servizio Informazioni dell’Esercito italiano
della Comunicazione e dell’Informazione, è Libero Do- durante la Grande Guerra è tuttora oggetto di dibattiti
cente di Radio Comunicazioni. concernenti, tra l’altro, il ruolo svolto in occasione dei più
Ha operato a lungo in questi settori, con funzioni tecniche
e manageriali, nell’ambito del gruppo STET, poi Telecom Stato Maggiore della Difesa importanti eventi del conflitto, specie alla vigilia
Italia, e successivamente cooperando, come consulente, Stato Maggiore della Difesa d’importanti offensive austroungariche.
con primari Organismi nazionali e internazionali. Fa parte Non del tutto chiariti sono anche alcuni temi riguardanti
LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
del Consiglio Direttivo del Quadrato della Radio. la nuova fonte di Intelligence costituita dalle
Cultore di storia delle Telecomunicazioni, è autore di nu- Cosmo Colavito Filippo Cappellano intercettazioni e interpretazioni delle comunicazioni
merose pubblicazioni di carattere sia tecnico che storico. nemiche, sviluppatesi al fronte italo austriaco come negli
Filippo Cappellano, nato a Firenze nel 1963, è laureato LA GRANDE GUERRA SEGRETA altri teatri bellici, unitamente alle attività tese a proteggere
in Scienze Politiche e Scienze Strategiche. il segreto delle propriecomunicazioni. Materia questa su
Ufficiale in SPE dei carristi, ricopre l’incarico di Capo SUL FRONTE ITALIANO cui permangono numerosi interrogativi, quali per
dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. esempio: in che modo e in che misura si manifestò
Collabora con varie riviste italiane, musei e industrie delle (1915 – 1918) concretamente il contributo della Communication
difesa in campo storico militare. E’ autore di numerose
La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
pubblicazioni sugli armamenti, equipaggiamenti e dot- Intelligence, a fronte delle tradizionali fonti informative
trine tattiche della Forza Armata. La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni come lo spionaggio, gli interrogatori di prigionieri e
disertori, ecc.? Quale validità può attribuirsi al severo
giudizio espresso dalla Commissione d’inchiesta su
Cosmo Colavito, Filippo Cappellano
Caporetto che denunciò «lo stato di terribile inferiorità del
nostro giuoco militare e diplomatico» dovuto ai
«perfezionamenti raggiunti dal nemico nel proprio
Servizio Informazioni», in particolare per lo «sviluppo
assunto dalla intercettazione radiotelegrafica sussidiata da
un meraviglioso servizio criptografico»? E ancora, il
deciso miglioramento delle performance crittologiche
italiane registrato nell’ultimo anno di guerra, deve forse
attribuirsi alla collaborazione con gli Alleati francesi e
inglesi, giunti in Italia dopo Caporetto?
Un’organica e puntuale ricerca archivistica ha consentito
sia di precisare strutture e prestazioni dell’intero settore
informativo dell’Esercito italiano, sia di approfondire
rilevanti aspetti connessi con le anzidette nuove fonti di
Intelligence utilizzando, a quest’ultimo fine, anche le
memorie dei maggiori protagonisti della lotta crittologica
operanti nell’opposto schieramento.
Numerosi documenti, molti dei quali inediti, concorrono
a rappresentare gli eventi della guerra silenziosa,
Cifrari e apparati di telecomunicazioni implacabile e senza esclusione di colpi, sostenuta dal
usati dall'Esercito italiano durante la Grande Guerra Servizio Informazioni dell’Esercito italiano nel settore
della Communication Intelligence e a fornire nuove
testimonianze sull’opera di Luigi Sacco e del suo
“Reparto crittografico” che, alla fine del conflitto, ha
raggiunto livelli di competenza paragonabili a quelli di
più blasonati avversari e alleati.
ISBN: 9788898185320