Page 159 - I Carabinieri sul Grande Schermo
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AMARCORD (1973) | LOCATION | 157
come la seducente Gradisca del regime, con il popolo NEL FILM
(Magali Noël) e il matto Teo che assiste festante gridando
(Ciccio Ingrassia), si svolgo- alla Roma imperiale. La
no eventi come il passaggio banda, i fotografi, le urla...
del transatlantico Rex o tutto concorre a un’at-
la parata fascista che qui mosfera carica di fervore
vediamo, durante la quale, patriottico che Fellini colma
dopo il saluto a braccio di forte ironia e che sottoli-
alzato di rito, frasi enfatiche nea la stupidità nell’inneg-
introducono una rappresen- giare al fascismo e alla sua
tazione satirica e grottesca inseparabile retorica.
Federico Fellini utilizzava gli studi
di Cinecittà come un vero e proprio
laboratorio creativo, e questo accadde
soprattutto con la realizzazione di Amarcord.
Per questo film, Fellini ha ricreato la Rimini
della sua giovinezza quasi interamente
all’interno degli studi di Cinecittà trasformando
gli spazi di Cinecittà in mondi immaginari,
utilizzando la sua visione unica per creare
ambientazioni che vanno oltre la semplice
riproduzione della realtà. Si veda ad esempio
come, in questo specifico caso, abbia utilizzato
l’ingresso degli studi come una stazione!