Page 162 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina  e R. Aeronautica


            guenza della decisione ministeriale di una progressiva riduzione degli stessi
            fin ad un minimo di operatività, con la totale abolizione della Sezione ‘D’.
            Botto riteneva che effettivamente, se si consideravano solo gli aspetti ‘of-
            fensivi’ dell’attività della Sezione ’D’, poteva essere corretto  considerare
            inutile il mantenimento di un simile organismo perché si doveva supporre
            che i prossimi conflitti per la Marina sarebbero stati lontani e molto ipotetici.
            Sarebbe stato quindi veramente assurdo pretendere che fosse necessario un
            tale Servizio al momento presente visto che non si sapeva ancora se sarebbe
            stata permessa la sopravvivenza della Marina Militare italiana. L’opinione di
            Botto al riguardo, dopo avere espresso simili non positivi pensieri, comun-
            que ipotetici, era che proprio per questa ragione il Servizio della ‘D’ doveva
            continuare. Poiché il numero delle navi sarebbe stato limitato rispetto al
            passato e probabilmente la Marina sarebbe stata chiamata a  contribuire nei
            conflitti internazionali insieme alle maggiori potenze, sarebbe stato impor-
            tante dare un contributo soprattutto sotto altri aspetti come l’attività infor-
            mativa.  Botto non temeva di dire che dissolvere una squadra che aveva ben
            lavorato nel passato dimostrando grande professionalità, sarebbe stata una
            grave perdita con successive difficoltà per ricostituirne una nel momento
            della richiesta di quel tipo di attività.
               Secondo lui, proprio la presente disorganizzazione in Europa dovuta al
            lungo periodo bellico e alla fine dello stesso con problemi di ricostruzione
            era un’opportunità che non si sarebbe ripetuta un’altra volta per piazzare in
            punti che sarebbero divenuti strategici nel futuro, elementi come osservatori
            di valore, qualunque fosse il futuro della libertà italiana e la sua politica. “in
            più, se pensiamo che l’Italia sarà a lungo politicamente dipendente dagli al-
            tri, la nostra abilità nell’offrire un buon Servizio di acquisizione informativa
            sarà un’arma in più”. Gli Alleati non avevano mai mancato di riconoscere
            l’abilità italiana nel settore almeno nell’ultimo anno di guerra.
               Botto continuava dichiarando che abolire la Sezione ’D’ in quel momento
            era precludere deliberatamente uno dei pochi possibili contributi nel futu-
            ro per gli italiani. Voleva dire far passare un’opportunità unica per creare
            un’organizzazione che, sebbene non fosse stata larga e costosa, sarebbe sta-
            ta di enorme valore. Qualsiasi cosa fosse accaduta nel futuro sarebbe stato
            comunque necessario organizzare una rete difficile e costosa perché non ci
            sarebbero stati più i professionisti addestrati di una volta e  si sarebbero do-
            vute anche superare delle barriere create nel frattempo quando tutte le altre


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