Page 260 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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258        Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




               Fuori dal territorio nazionale molti Finanzieri si resero protagonisti di gesta
            di valore, spesso a prezzo della propria stessa vita. Un distinto esempio è il caso
            dell’Aiutante di Battaglia Armando Amici, da Forlì, decorato di tre Medaglie d’Ar-
                                                     gento al Valor Militare, due Medaglie
                                                     d’Argento  al  Valor  di  Marina,  una
                                                     Medaglia d’Argento e una di Bron-
                                                     zo  al  Valor  Civile,  una  Medaglia  di
                                                     Benemerenza  della  Salute  Pubbli-
                                                     ca, una Medaglia Inglese di Distinta
                                                     Condotta, una promozione per me-
                                                     rito di guerra e dieci encomi, tra cui
                                                     uno solenne d’Armata. Ottenuto in
                                                     Cadore  ad  ottobre  1916,  quale  Co-
                                                     mandante di Plotone autonomo, con
                                                     la seguente motivazione: “Con fermez-
                                                     za e coraggio, sotto vivo fuoco nemico, man-
                                                     teneva saldamente le posizioni affidategli”.
                                                     Destinato in Albania al XVI Reparto
                                                     d’Assalto (composto in buona parte
                                                     da  Finanzieri),  assunse  il  comando
                                                     della  Sezione  pistole-mitragliatrici,
            con cui ebbe a distinguersi, rimanendo pure seriamente ferito alla spalla sinistra e
            rifiutandosi di lasciare la prima linea. Il destino, che egli aveva tante volte sfidato in
            pace, per azioni umanitarie, ed in guerra, sotto il piombo nemico, gli fu fatalmente
            avverso poiché egli morì sul finire del conflitto a Qafa Kiciok, durante una sessione
            di addestramento al lancio di bombe a mano. Tra i Finanzieri componenti del 16°
            Reparto d’Assalto, si ricorda anche il Brigadiere Antonio Valentini, comandante
            della Sezione lanciafiamme. Già gravemente ferito in precedenza ed assegnato alla
            Legione di Messina, egli si era di nuovo volontariamente incorporato, dopo Capo-
            retto, nel XVIII Battaglione a Conegliano. Giunto in Albania si offrì per il Reparto
            d’Assalto e morì il 17 luglio 1918 durante l’attacco alle posizioni nemiche sul co-
            stone di Frasari, venendo decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la
            seguente motivazione: “Comandante di una sezione lancia bombe in un reparto d’assalto,
            lanciavasi coraggiosamente all’attacco con la prima ondata. Fatto segno da intenso fuoco di mitra-
            gliatrici nemiche, postava la propria sezione combattendo efficacemente gli avversari, finchè venne
            ferito a morte” Berat (Albania) 17 luglio 1918 (R.D. 1° settembre 1920).
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