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258 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
Fuori dal territorio nazionale molti Finanzieri si resero protagonisti di gesta
di valore, spesso a prezzo della propria stessa vita. Un distinto esempio è il caso
dell’Aiutante di Battaglia Armando Amici, da Forlì, decorato di tre Medaglie d’Ar-
gento al Valor Militare, due Medaglie
d’Argento al Valor di Marina, una
Medaglia d’Argento e una di Bron-
zo al Valor Civile, una Medaglia di
Benemerenza della Salute Pubbli-
ca, una Medaglia Inglese di Distinta
Condotta, una promozione per me-
rito di guerra e dieci encomi, tra cui
uno solenne d’Armata. Ottenuto in
Cadore ad ottobre 1916, quale Co-
mandante di Plotone autonomo, con
la seguente motivazione: “Con fermez-
za e coraggio, sotto vivo fuoco nemico, man-
teneva saldamente le posizioni affidategli”.
Destinato in Albania al XVI Reparto
d’Assalto (composto in buona parte
da Finanzieri), assunse il comando
della Sezione pistole-mitragliatrici,
con cui ebbe a distinguersi, rimanendo pure seriamente ferito alla spalla sinistra e
rifiutandosi di lasciare la prima linea. Il destino, che egli aveva tante volte sfidato in
pace, per azioni umanitarie, ed in guerra, sotto il piombo nemico, gli fu fatalmente
avverso poiché egli morì sul finire del conflitto a Qafa Kiciok, durante una sessione
di addestramento al lancio di bombe a mano. Tra i Finanzieri componenti del 16°
Reparto d’Assalto, si ricorda anche il Brigadiere Antonio Valentini, comandante
della Sezione lanciafiamme. Già gravemente ferito in precedenza ed assegnato alla
Legione di Messina, egli si era di nuovo volontariamente incorporato, dopo Capo-
retto, nel XVIII Battaglione a Conegliano. Giunto in Albania si offrì per il Reparto
d’Assalto e morì il 17 luglio 1918 durante l’attacco alle posizioni nemiche sul co-
stone di Frasari, venendo decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la
seguente motivazione: “Comandante di una sezione lancia bombe in un reparto d’assalto,
lanciavasi coraggiosamente all’attacco con la prima ondata. Fatto segno da intenso fuoco di mitra-
gliatrici nemiche, postava la propria sezione combattendo efficacemente gli avversari, finchè venne
ferito a morte” Berat (Albania) 17 luglio 1918 (R.D. 1° settembre 1920).