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260 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
Anche il mare ebbe ad esigere il suo
tributo di vittime, spesso le più oscure
perché coinvolte nel siluramento dei
piroscafi, ad opera dei sommergibili
nemici in agguato nel Mediterraneo.
Tra i molti, si ricorda il Finanziere
MBVM Salvatore Caporlingua, scom-
parso nell’affondamento del piroscafo
Letimbro a 33,29° latitudine e 18,38°
longitudine, 110 miglia da Bengasi sul-
la rotta per Siracusa.
Considerazioni conclusive
Nel novembre 1918 la guerra finì,
dopo tre anni e mezzo di indicibi-
li eroismi e sofferenze che portaro-
no alla vittoria e al completamento
dell’unità nazionale. Il contributo del-
la Regia Guardia di Finanza può così
essere riassunto, con le seguenti cifre ben più eloquenti di qualsiasi altra con-
siderazione:
- furono mobilitati in armi 32.000 Finanzieri;
- 20.000 di essi vigilarono le coste da terra e da mare e le frontiere neu-
trali e alleate, la Libia e il Dodecaneso, svolgendo i compiti istituzionali
e politico-militari di tutela dell’economia di guerra;
- 12.000 con 270 Ufficiali furono impiegati in compiti di combattimento
fino a metà del 1916 in 18 Battaglioni e reparti autonomi minori;
- dalla seconda metà del 1916, 9.000 di essi combatterono ancora, in-
quadrati in 9 Battaglioni e reparti autonomi minori, nei vari settori del
fronte nord-orientale ed in Albania.
Complessivamente il Corpo ebbe 2.392 caduti, 2.600 feriti e 500 mutilati ed
invalidi.