Page 254 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina  e R. Aeronautica


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               In sintesi, circa 150 posti di ascolto o osservazione  erano stati organiz-
            zati e funzionavano allo stesso tempo per cui un considerevole numero di
            messaggi veniva captato  e a questi si aggiungevano quelli che le omologhe
            stazioni tedesche nel Mediterraneo inviavano quotidianamente a Berlino.
            Lo studio delle lunghezze d’onda, dei segnali e degli orari delle chiamate
            produceva una media di tremila messaggi al giorno.
               Lo sforzo dei crittoanalisti era diretto particolarmente verso i codici nava-
            li e aerei britannici e questo lavoro veniva svolto da alcuni ufficiali speciali-
            sti del settore, coadiuvati da un numero variabile di operatori. I risultati delle
            loro ricerche, ma non tutti, erano costantemente scambiati con la Marina te-
            desca, che non sempre, anzi raramente, reciprocava il favore con onestà.  42
               Buoni risultati venivano ottenuti nel settore della comprensione dei se-
            gnali di chiamata delle Unità nemiche sebbene essi fossero cambiati ogni
            quindici giorni. In sette - cinque giorni il SIS era in grado di ricostruire il
            senso dei vari gruppi alfanumerici.
               Porta e Cianchi riferirono che per la Sezione ’B’ il lavoro sui codici na-
            vali tattici era relativamente semplice e anche le tavole di decifrazione ae-
            ronautiche,  sebbene fossero cambiate ogni 24 ore, non erano complesse e
            per questa ragione potevano essere ricostruite solo dopo qualche messaggio.
            I rapporti sulle ricognizioni fatte dagli aerei britannici su territorio italiano
            e inviati a Londra potevano essere decifrati quasi in tempo reale e Roma li
            ritrasmetteva entro pochi minuti alle Unità che erano state oggetto della ri-
            cognizione inglese con l’ovvio vantaggio per i Comandi operativi della Ma-
            rina e delle navi  avvistate dal nemico. Inoltre lo studio avanzato dei codici
            navali britannici (Marina  militare e mercantile) procedeva sempre sui giusti
            binari; i numeri dei messaggi che potevano essere parzialmente o totalmente
            decifrati era piccolo ma aumentava costantemente nel corso delle operazio-
            ni. Ovviamente la Sezione era in costante contatto con i Reparti operativi.


            41  I numeri nei vari rapporti non sono sempre coerenti fra loro ma in media queste erano
               cifre corrette.
            42  In altri documenti  vi sono  dichiarazioni diverse relative alla cooperazione very close
               and cordial tra i Servizi navali italiani e tedeschi, cfr. The Italian ‘Y’ Service Organi-
               sation, in NAUK, HW40/219. Come avvenne per il SIM, molto spesso dipendeva dai
               rapporti interpersonali stabiliti dai vari protagonisti che davano l’impressione di note-
               vole cordialità e onesta collaborazione. In realtà i tedeschi non si fidavano degli alleati
               italiani e nonostante grandi affermazioni di ‘amicizia’, la diffidenza era radicata e questo
               è stato ampiamente dimostrato da molti documenti rinvenuti dopo il conflitto.

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