Page 258 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina  e R. Aeronautica


            azioni poteva essere seguito meglio attraverso la conoscenza dei messaggi
            del nemico che non con quelli dei Comandi navali italiani che – corretta-
            mente - osservavano un completo silenzio radio e inviavano solo messaggi
            di estrema urgenza.
               Erano anche stati organizzati a bordo di tutti i Comandi (squadroni, divi-
            sioni e scorte ai convogli), gruppi d’intercettazione agli ordini di un ufficiale
            specializzato del SIS che disponeva di tutto il materiale necessario per una
            decodificazione immediata e per l’interpretazione del traffico. Questi gruppi
            furono, nel ricordo comune dei protagonisti, come dichiarato agli Alleati, di
            grande utilità in varie occasioni; gli ufficiali incaricati del Servizio, ogni qual-
            volta fosse stato possibile, andavano a Roma per essere aggiornati sulle carat-
            teristiche delle comunicazioni nemiche che cambiavano di giorno in giorno.
               Altro importante compito della Sezione ‘Beta’ era il controllo della sicu-
            rezza dei codici in uso alla Marina italiana. Una speciale Sottosezione lavo-
            rava sui messaggi italiani come se fossero quelli del nemico; non avevano
            alcuna informazione sull’attività navale in corso in modo che essi potessero
            controllare in quanto tempo e soprattutto, dopo quante ripetizioni dei pa-
            rametri del messaggio, ad esempio, i codici o segnali di chiamata italiani
            potessero essere forzati. Non appena vi fosse il sospetto che una delle chiavi
            fosse stata in pericolo o che il sistema potesse essere stato violato, il SIS in-
            formava il Reparto Comunicazioni di Supermarina, fornendo tutti i dettagli
            utili ad eliminare la possibile falla. Il supporto del SIS in questo settore fu
            molto apprezzato e vi è ragione di credere che il nemico non potesse decifra-
            re i nostri codici…però, in effetti, non fu così, come si rileva dai documenti
            inglesi e da studi in proposito.
               Un altro settore dell’attività della Sezione ‘Beta’, in collaborazione con
            la Sezione ’Delta’, era l’organizzazione di stazioni clandestine che il SIS
            decideva di costituire fuori del territorio metropolitano in sempre maggior
            numero; la preparazione dei rispettivi codici nonché il controllo delle stesse
            stazioni. C’era un Ufficio Centrale per le comunicazioni delle radio clan-
            destine con la sua Sezione Cifra. Questo servizio fu sviluppato con grande
            rapidità nonostante le complicazioni che sorgevano dal gran numero degli
            apparati clandestini e dalla necessità di usare diverse lunghezze d’onda e
            differente cifratura per ognuno di essi. In pratica però tutti gli apparecchi
            clandestini funzionavano molto bene in grande sicurezza e con velocità. Un
            conveniente sistema di rilanci permetteva una rapida ricezione dai principali
            centri all’estero delle radio situate nelle zone da loro controllate.
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