Page 281 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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La crittografia
moderni o l’acquisto all’estero. Gli stessi alleati si erano molto interessati ai
metodi italiani di intercettazione e decifrazione di codici.
Occorre osservare, alla luce degli avvenimenti successivi, che queste
considerazioni inglesi dimostravano un’approfondita conoscenza della si-
tuazione italiana, come si può rilevare da numerosi rapporti informativi del
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Secret Service sulla situazione politica ed economica italiana.
Era evidente per gli anglo-americani che sarebbe stato impossibile impe-
dire all’Italia di riorganizzare i servizi d’informazione militare. La situazio-
ne generale era delicata per l’ostilità generale e diffusa sviluppatasi contro
quegli organismi ma se i nuovi Servizi avessero mantenuto un low profile,
a maggior ragione le Sezioni d’intercettazione delle singole Forze Armate,
non vi era nulla d temere al proposito.
Due erano le possibilità previste: a) impedire agli italiani di ricostituire
organismi informativi inclusi servizi d’intercettazione e decrittazione o b)
autorizzare a farlo, modernizzandoli.
Nella prima ipotesi, i vantaggi consistevano nell’economizzare risorse e
personale, sempre scarsi, nell’evitare attacchi della stampa. Soprattutto, poi-
ché sicuramente la gran parte dei messaggi sarebbe stata veicolata tramite
cavi sottomarini o valigia diplomatica, vi era il rischio concreto di avere un
certo numero di persone che non potevano essere utilizzate al massimo. Vi
erano però degli svantaggi: la perdita di una importante anche se poco visi-
bile parte di intelligence; l’eventuale mancanza di formazione di personale
che avrebbe potuto invece essere utilissimo in caso di un nuovo conflitto e
ultimo ma non meno importante il fatto di non poter controllare la sicurezza
delle comunicazioni dell’Italia.
Nella seconda ipotesi era possibile invece continuare a utilizzare la pro-
58 Il 1° gennaio 1945, infatti, il SIM aveva cambiato denominazione in Ufficio Informazio-
ni dello Stato Maggiore Generale, passando alle dipendenze del Ministero della Guerra,
l’8 marzo successivo. Nel 1944 il SIM era stato oggetto di attacchi stampa: l’Unità del 2
settembre e Italia Libera del 6 e 7 novembre avevano pubblicato articoli di violenta cri-
tica, soprattutto contro le Sezioni e i Centri controspionaggio del Servizio. Il processo al
generale Mario Roatta e a suoi collaboratori (uno dei quali Eugenio Piccardo, rimasto
in Svizzera, al Centro C.S. che però stava collaborando con gli alleati nel controspionag-
gio) divenne in effetti un processo al Servizio più che alle persone.
Per i rapporti dell’intelligence anglo-americana sulla situazione italiana dal 1944 al
1945 cfr. NARA, tra gli altri, RG 226, NND – 843099, vari faldoni e NAUK, tra gli al-
tri, WO106/3977A e WO204/11955, WO 204/11963, varie buste.
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