Page 282 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
fessionalità riconosciuta di alcuni esperti italiani per una maggiore sicurezza
in Europa e nel Vicino Oriente, assicurando la continuità dell’impegno nel
settore. Si poteva anche migliorare l’aspetto tecnologico del sistema di te-
lecomunicazioni italiano e la formazione del personale, che, per aver già
avuto contatti prima con i tedeschi e poi con gli Alleati, era sufficientemente
preparato, e creare una efficiente rete SIGINT.
Valutazioni per una ricostruzione del settore intercettazioni e decodifi-
che. Gli interessi specifici degli Alleati.
Italiani e Alleati si ponevano il problema di come avviare la ricostruzione
del settore intelligence per l’intercettazione e la crittografia. Il problema ruo-
tava, come nel passato, intorno all’ipotesi di un unico servizio centralizzato
o di lasciare al SIS, al SIA, e all’Ufficio Informazioni della Forza terrestre,
per la componente militare, e al Ministero degli Esteri, per la parte diploma-
tica, la possibilità di avere una propria organizzazione. Era una questione
delicata: se l’opinione pubblica avesse sviluppato una forte ostilità verso i
militari, il Governo italiano avrebbe sottratto loro il settore diplomatico per
affidarlo al Ministero, nel qual caso doveva essere previsto un Ufficio di
collegamento per lo scambio delle informazioni e per un omogeneo adde-
stramento del personale.
In ambedue le soluzioni (servizio centralizzato e sezioni di Forza Armata)
gli Alleati dovevano però prevedere la massima collaborazione con i Servizi
italiani visto che erano trasmesse ai cobelligeranti solo alcune, e non le più
‘sensibili’ informazioni (a causa della sfiducia persistente nei confronti degli
italiani). Il Servizio/i Servizi d’intercettazione e crittografia, una volta rior-
ganizzati, dovevano essere inseriti nella lista delle ‘fonti di intelligence’ del
General Service Information. Occorreva sostituire gli apparecchi presenti
con i più moderni, di produzione italiana, se si prevedeva un ulteriore con-
flitto che avrebbe impedito importazioni dei pezzi di ricambio, o straniera,
per addestrare gli operatori a lavorare anche su apparecchi con lingua non
conosciuta.
L’addestramento del personale, fatto in tempo di pace e in modo assai
discreto, doveva riguardare l’Esercito, la Marina e l’Aeronautica e i fun-
zionari delle Poste addetti alle telecomunicazioni, incrementando lo studio
delle lingue slave, del turco, dell’arabo e del cinese e, se possibile, anche
dell’hindi. Era chiaro che il reclutamento doveva essere fatto fra ufficiali e
sottufficiali in servizio permanente o funzionari di ruolo, per evidenti ragio-
ni di sicurezza.
282 Capitolo settimo

