Page 96 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Nella pagina a cune restrizioni solo per quello che riguardava gli ufficiali della 5^ Armata
fianco e nelle due americana e dell’8^ inglese. Nel corso del tempo la sfiducia andrà stemperan-
successive:
Memorandum dosi ma non la voglia di escludere dai ruoli dell’Arma quegli elementi che si
americano sulla occupavano di controspionaggio, nel quadro di un rinnovato Servizio informa-
Sezione C.S. tivo post-bellico (v. sotto). Non servì molto tempo agli alleati per comprendere
italiana presso la
5^ Armata. la lealtà e l’impegno profuso dai militari dell’Arma, il contributo professiona-
le del quale gli anglo-americani avevano assolutamente bisogno, soprattutto
dell’opera del Battaglione 808° C.S., cioè la Sezione ‘Bonsignore,’ iscritta nel
quadro di battaglia degli inglesi con quella dizione (v. sotto).
La ragione di questa iniziale diffidenza nei confronti degli elementi dell’Ar-
ma impegnati nel controspionaggio era stata sicuramente originata anche da
una serie di rapporti che nel settembre-ottobre 1943 erano stati fatti circolare
42 NARA, RG 226, dal S.I. Un documento, in particolare, indicava che prima dell’armistizio il
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NND – 937196, 15
ottobre 1943. controspionaggio italiano, al vertice, era normalmente comandato da un uffi-
ciale di Stato Maggiore. Solo in una o due occasioni un ufficiale dei Carabinieri
ne era stato il responsabile interinale, ma i vertici militari e del S.I.M., sempre
secondo il documento, temevano che tale circostanza potesse originare, alla
fine, un’organizzazione indipendente, determinando l’indebolimento della
struttura centrale. In effetti, nel periodo precedente, i responsabili del S.I.M.
avevano tenuto a freno il controspionaggio centellinandone i fondi; questo an-
che durante la guerra in Etiopia e in Spagna, quando più era necessario quel
tipo di attività informativa. Però il 24 aprile 1940, nel corso di un riordino del
settore, deciso nel dicembre dell’anno precedente, il colonnello dell’Arma San-
to Emanuele, responsabile del controspionaggio (dopo il pari grado dell’Arma
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43 V. seconda parte. Giuseppe Pièche ), facendo avverare i timori precedenti, era riuscito a far se-
44 AUSSME, Diario parare il servizio offensivo, che restava al S.I.M. da quello difensivo grazie alla
Storico S.I.M., b.
279, 24 aprile 1940 e sua vicinanza sia a Galeazzo Ciano (Ministro degli Esteri), sia al suo braccio
4 gennaio 1941. Lo
scioglimento del destro Filippo Anfuso, con l’approvazione del Sottosegretario alla Guerra, il
C.S.M.S.S. fu age- generale Ubaldo Soddu, dal quale il S.I.M. dipendeva direttamente. Il nuovo
volato probabil-
mente dal fatto che organismo era il Controspionaggio militare e Servizi Speciali (C.S.M.S.S.), la
il 30 novembre 1940 cui sede centrale era a Roma in Via Gaeta 8, dove, dopo l’armistizio, si installò
un nuovo Sottose-
gretario della Guer- la sezione controspionaggio del costituito Servizio Informazioni Difesa del-
ra, il generale Alfre-
do Guzzoni, ave- la Repubblica Sociale (S.I.D.). Il C.S.M.S.S. ebbe comunque vita breve perché,
va sostituito Soddu su pressanti istanze di Cesare Amé, nuovo capo del Servizio dal 15 settembre
nominato Coman-
dante Superiore 1940, fu sciolto il 5 gennaio 1941. 44
delle Forze Armate
in Albania, venen-
do così a mancare
un forte appoggio
militare e persona- 3. I primi incontri del 1943 con gli alleati
le al nuovo organi-
smo. Il 28 novembre 1943 un promemoria del maggiore Stephen J. Spingarn,
45 NARA, RG 226, agente speciale del Counter Intelligence Corps (C.I.C.), redatto per il proprio
NND – 917174.
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46 V. seconda parte, il Capo, riportava i risultati di un incontro tra i responsabili dell’intelligence
S.I.M. in Spagna. americana e i capi del S.I.M.: il capitano Malcolm Smith del S.I. accompagnò
alla riunione Agrifoglio, il colonnello Mario Revetria , il tenente colonnello
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