Page 93 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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sia con gli alleati stes- Il colonnello
si: alcuni ufficiali e Pompeo
sottufficiali che erano Agrifoglio.
stati fin da subito e
incondizionatamente
fedeli alla Monarchia,
non accettavano di
operare con ex colle-
ghi che avevano esita-
to a riconoscere il Go-
verno di Badoglio o
che erano stati, prima
dell’8 settembre, ec-
cessivamente zelanti
nel servire il regime.
Quelli che avevano
lavorato con il S.I.D.
della R.S.I. non erano
stati accettati di buon
grado anche se ave-
vano fatto il doppio
gioco, come aveva di-
chiarato il maggiore
Cesare Faccio, a capo
del Battaglione 808° C.S. (v. sotto), il 16 giugno 1945. Dopo la liberazione, il
S.I.D. repubblicano aveva cessato ogni attività e alcuni suoi membri, come il
maggiore Ernesto Battiati e il maggiore Anacleto Onnis erano stati integrati nel
C.S. italiano su istanza del Comando Supremo, perché avevano operato per
conto dello Stato Maggiore Generale durante l’occupazione tedesca e avevano
goduto dell’appoggio dei Comitati di Liberazione. Battiati e Onnis poi aveva- 39 NARA, RG 226,
39
no portato ad accogliere nel Battaglione 808° C.S. dei sottufficiali che avevano NND – 917174,
16 giugno 1945;
collaborato con loro al S.I.D.: si trattava di elementi che loro stessi avevano in- NAUK, WO/ 11953,
16 giugno 1945.
serito in posti chiave (quasi sempre le telecomunicazioni), dove era facile avere 40 L’abboccamento
notizie da fornire ai colleghi del S.I.M. non sarebbe anda-
Questa procedura aveva sollevato non poche polemiche tra quei colleghi to a buon fine e il De
Leo si sarebbe costi-
che al momento dell’evacuazione di Roma si erano rifiutati, con grave rischio tuito in quei gior-
ni di giugno 1945,
personale, di seguire il colonnello Candeloro De Leo, poi divenuto appunto il senza alcuna condi-
Capo del S.I.D. a Volta Mantovana. Si era sparsa la voce che Battiati e Onnis zione. De Leo, du-
rante il fascismo,
proteggessero non solo quelli che avevano collaborato con loro ma anche altri quale membro del
S.I.M. aveva diretto
elementi del Servizio repubblicano; che Onnis avesse aiutato il De Leo quando il Centro C.S. di Pa-
era in clandestinità, dopo la liberazione della città, a negoziare con il S.I.M. la lermo.
sua resa. Rispetto a Onnis, Faccio dichiarava di averlo più volte visto a Milano
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con il tenente colonnello Ettore Chirico, compromesso con il regime, che aveva
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