Page 90 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Nella pagina a   utilizzata dal S.I.M., allo scopo di inviare con immediatezza la raccolta infor-
                           fianco:  mativa funzionale a quella operativa. La Stazione Radio poteva, in un primo
                           attività
                      investigativa     tempo, essere gestita dal personale dell’O.S.S. e da elementi appartenenti ai tre
                     della Sezione   Servizi stranieri insieme ad alcuni elementi italiani.
                     C.S. presso la     Spionaggio, controspionaggio e comunicazioni: questi tre settori costituiva-
                     5^ Armata su
                 individui sospetti.  no il 75% per cento dell’attività del ricostituito S.I.M. Bisogna ricordare comun-
                                   que, con le parole di una relazione della metà del 1944 di Vincent Scamporino,
                                   che gli inglesi dirigevano il Servizio italiano, almeno nel primo anno, con par-
                                                                                        35
                 35   NARA, RG 226,   ticolare attenzione e pressione  sul controspionaggio.
                   NND – 974345,
                   giugno 1944.       Effettivamente il S.I.S. cercava di tenere sotto tutela il S.I.M., ben oltre gli ac-
                                   cordi presi a livello inter-alleato. Agrifoglio e i suoi collaboratori, però, riusci-
                                   rono, manovrando abilmente, a mantenere una notevole autonomia operativa
                                   nel settore dell’intelligence riguardante la politica interna, l’analisi sociologica
                                   e psicologica della popolazione italiana e le informazioni economiche nel terri-
                                   torio metropolitano. Questa attività infatti poteva conseguire risultati notevoli
                                   solamente se svolta da chi conosceva bene il territorio, e cioè dagli italiani.
                                   Sempre nel giudizio di Scamporino, coloro che si occupavano di questo ramo
                                   erano molto preparati professionalmente e quindi affidabili.
                                      Gli americani, nonostante l’egemonia inglese sull’intelligence italiana (ege-
                                   monia che non gradivano molto e che costituiva una delle ragioni di frizione
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                 36   NARA, RG 226,   sotterranea fra gli alleati),  riuscirono a stabilire rapporti privilegiati con Agri-
                   N N D  –  750140, ot-
                   tobre 1944.     foglio, soprattutto tramite contatti personali di Scamporino e di altri ufficiali di
                 37   NARA, RG 226,   origine italiana, ottenendo così rapporti e progetti di interesse immediato che
                   NND – 937196, 21   venivano consegnati ignorando ogni vincolo burocratico. Si trattò di una col-
                   ottobre 1943.
                 38   Parola  dai  conte-  laborazione personale che si rivelò molto più difficile con gli inglesi ma para-
                   nuti  complessi  che   dossalmente, terminate le ostilità, gli americani iniziarono a muovere critiche
                   durante  la  secon-
                   da guerra mondia-  di vario genere agli italiani, anche se miste a lodi (v. sotto). 37
                   le  fu  scelta  per  in-
                   dicare  che  l’Italia   Oltre  ai  problemi  interni  di  riorganizzazione,  il  S.I.M.  doveva  affrontare
                   non aveva acquisi-  difficoltà di collaborazione con i numerosi organi di intelligence degli alleati,
                   to lo status di allea-
                   to e non aveva po-  dovute alla scarsa fiducia nutrita verso l’Italia nonostante la cosiddetta ‘cobel-
                   sto fine alla guerra      38
                   tra gli italiani e gli   ligeranza’.
                   anglo-americani:   Un rapporto most secret del 14 settembre 1943, dunque pochissimi giorni
                   era  indubbiamen-
                   te una ’anomala’ si-  dopo l’armistizio, apriva la porta alla definizione della complessa collabora-
                   tuazione.  Per  una
                   analisi  storico-giu-  zione. Indicava, con pragmatismo, che il S.I.M. poteva diventare una potenzia-
                   ridica  del  termine   le, importante fonte di informazioni concernente soprattutto i Servizi tedeschi,
                   cfr. G. G. Fitzmau-
                   rice, Hague Recueils,   che in quel momento costituivano un obiettivo prioritario: in realtà si trattava
                   73 (1948) (ii) p. 272-  di una certezza, calcolando che gli italiani sarebbero stati più che disponibili a
                   274 e Oppenheimer’s
                   International Law (7ª   riferire quello che già sapevano circa l’Abwehr e la Gestapo che avevano con-
                   edizione) vol. II, p.
                   251-299.        trollato anche durante il periodo dell’Asse.
                                      Era pertanto necessario che i vari addetti continuassero nello sforzo d’av-
                                   vicinare il maggior numero possibile di membri del S.I.M. del passato regime.
                                   Con lungimiranza e pragmatismo fu deciso che invece di procedere al loro ar-
                                   resto, costoro dovevano essere invitati a cooperare. In molti documenti inglesi





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