Page 87 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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doveva stabilire delle basi aero-navali vicino a Lecce e l’O.S.S. altrettanto
doveva fare in Corsica, a Bastia.
Da Lecce e da Bastia rinforzi ed equipaggiamento potevano essere inviati
all’area occupata dall’A.A.I. (già nota come 15° Army Group), che comprendeva
una panoplia di Servizi di intelligence focalizzati in e su Roma. Queste attività sa-
rebbero state coordinate da due rappresentanti del S.O.E. e due dell’O.S.S., sulla
base degli accordi intercorsi tra la Missione Militare Alleata e il governo italiano,
per agevolare le attività para-militari e sovversive nell’area di combattimento.
Per un periodo, le operazioni speciali a nord della linea di combattimento,
incluse Fiumicino, Roma, Avezzano, Pescara, sarebbero state condotte diretta-
mente dal Quartier Generale; quelle a sud di quella linea, invece, sarebbero sta-
te controllate dalle Armate presenti in zona.
Le prime direttive impartite al S.O.E. e all’ O.S.S. furono di iniziare immedia-
tamente l’infiltrazione di agenti, di preparare i rifornimenti necessari e inviare
radio rice-trasmittenti.
2. Il nuovo S.I.M. si riorganizza a Brindisi
Questa brevissima sintesi sull’organizzazione dei Servizi alleati era neces-
saria per facilitare la comprensione dell’evoluzione della collaborazione tra gli
alleati e gli italiani come cobelligeranti. 26 26 Per i dettagli di tut-
Alla metà di settembre 1943 a Brindisi si era ricostituito un embrione di te le unità che si oc-
cupavano d’intel-
S.I.M. come Ufficio Informazioni e Collegamento del Reparto Operativo del ligence cfr. M. Cor-
vo, cit., soprattut-
Comando Supremo, sorretto da una decisa volontà di ricominciare. Uno scar- to alle pagine (ed.
27
no gruppo di ufficiali comandati da Pompeo Agrifoglio avevano riorganizzato italiana) 137-160 e
169-191 e Tommaso
l’intelligence militare italiana soggetta alla direzione e al controllo degli ufficiali Piffer, Gli alleati…,
cit.
Alleati. Il colonnello Agrifoglio era rientrato in Italia il 25 settembre, forte- 27 Per altri dettagli cfr.
28
mente voluto dagli inglesi, da un campo di prigionia in America. Indicato Maria Gabriella Pa-
squalini, Carte Se-
dal S.I.S britannico, era stato accettato dagli americani perché era un ufficiale grete…, cit. vol. II,
già ’addetto ai lavori’ in quanto, dal 1941 al 1943, era stato addetto al Servizio Roma, 2006, pp. 240
e ss.
Informazioni dell’Esercito (S.I.E.) e in seguito capo del Servizio Informazioni 28 NARA, RG 226,
NND – 974345, ot-
Militare del Comando Supremo. Gli inglesi lo avevano catturato a Tunisi l’8 tobre 1943.
maggio del 1943 mentre era a capo dell’intelligence italiana in quel territorio. 29 Proveniente dal
Corpo degli arti-
Agrifoglio aveva immediatamente dimostrato la sua lealtà al Governo legit- glieri, quasi sempre
timo; era un esperto di attività informativa ma non un fascista della prima o in servizio di Stato
Maggiore, non ave-
della seconda ora: un bravo militare. Era conosciuto nelle gerarchie militari va precedenti espe-
rienze ufficiali nel
italiane e forse il suo nome fu fatto in via informale agli alleati. campo informati-
vo.
Il nuovo S.I.M. era organizzato sullo schema di quello ‘vecchio’: fungeva 30 Maggiore d’arti-
da Vice di Agrifoglio il tenente colonnello Renato De Francesco, già segretario glieria, dal 1941
del generale Ambrosio. La Sezione ‘Zuretti’ (attività difensiva) con tre Sot- aveva fatto parte
29
del S.I.M. presso il
tosezioni, era diretta dal colonnello Mario Revetria (anche lui ben conosciuto Comando Supre-
mo.
dai vertici militari, v. sotto), coadiuvato dal maggiore Alessandro Martinengo
30
per i rapporti di situazione; dal tenente colonnello Damiani per l’analisi delle
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