Page 164 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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164 FILIPPO STEFANI
Allegato n. 3
Forze terrestri tedesche
• sul territorio italiano:
gruppo armate "B", feldmaresciallo Erwin Rommel;
• in Alto Adige:
LI Corpo da montagna ( 44 a divisione di fanteria, 130 a brigata da
montagna);
• in Liguria:
LXXXVII Corpo d'Armata (76 a, 94 a e 305 a divisioni di fanteria);
• nella zona di Piacenza-Parma, con punte verso Pistoia e verso Torino e Milano:
LXXVI Corpo d'Armata corazzato (24a e SS. Hitler divisioni corazzate
e 65 a divisione di fanteria);
• nella Venezia Giulia:
71 a divisione di fanteria;
O.B.S., feldmaresciallo Albert Kesselring:
• nel Lazio:
XI Corpo d'Armata (con 2 a divisione paracadutisti, 3 a divisione Pan-
zergrenadiere);
• nell'Italia meridionale:
10 a Armata, gen. Heinrich von Vietinghoff, con: XVI Corpo d'Armata
(15 a divisione Panzergrenadiere, 16 a divisione corazzata, divisione co-
razzata S.I. Goring), LXXVI Corpo d'Armata (26 a divisione corazzata,
25 a divisione Panzergrenadiere, l a divisione paracadutisti);
• in Sardegna:
90 a Panzergrenadiere;
• in Provenza:
forze appartenenti alla 19a Armata, feldmaresciallo Gerd von Rustedt
(15 7 a e 3 56 a divisioni di fanteria, 343 a e 346 a divisioni di fanteria
territoriale);
• in Corsica:
brigata corazzata SS. Reichsfuhrer;
• nei Balcani, in Egeo e a Creta:
dipendenti del Comando tedesco del sud-est, gen. Alexander Lohr;
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