Page 39 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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36 PIER LUIGI BERTINARJA
(3) Rapporti di forze e di potenza
24 Divisioni alleate (di cui S corazzate) erano schierate di fronte al-
l'equivalente di 18 Divisioni tedesche (di cui 2 corazzate) ed una della Re-
pubblica Sociale (D. "Italia"). Il solo numero delle Divisioni non costituisce
tuttavia un valido termine di paragone sulla consistenza degli eserciti con-
trapposti: con una certa approssimazione, si può affermare che gli Alleati
avevano una superiorità numerica di tre a uno (l SOO 000 uomini contro
4SO 000 Tedeschi e 160 000 soldati della Repubblica Sociale).
A ciò occorre aggiungere per gli Alleati:
il dominio quasi completo dell'aria;
gli ottimi armamenti ed equipaggiamenti;
la continua e perfetta alimentazione logistica;
la collaborazione della popolazione;
la sicurezza delle comunicazioni;
l'alto morale dovuto alla prospettiva di una imminente fine della guerra.
Tutti questi fattori positivi mancavano invece ai Tedeschi; essi conti-
nuavano tuttavia a combattere tenacemente, sfruttando abilmente il terre-
no ed impiegando con grande oculatezza le loro scarse riserve.
b. La concezione e la pianificazione dell'offensiva
(l) Generalità
I piani per la progettata offensiva di primavera furono influenzati
dalle conferenze di Malta e Yalta; in queste riunioni era stato deciso di
sguarnire, ancora una volta, il settore italiano di unità sperimentate e pro-
vate a favore del fronte occidentale.
Il Gen. Alexander, Comandante Supremo del Teatro di operazioni
del Mediterraneo, riteneva di "poter ancora fare qualche cosa di più deci-
so e decisivo di una pura difesa attiva"; era convinto che il piano origina-
le dell'inverno precedente poteva essere ancora attuato, seppur con qualche
modifica. Questi suoi intendimenti, anche se con molte difficoltà e per-
plessità, furono, infine, approvati al vertice politico-militare alleato. Di
conseguenza all'Sa Armata inglese ed alla sa americana era stato ordinato
di completare il loro programma di riorganizzazione e di tenersi pronte
a riprendere l'offensiva a partire dal 31 marzo 194S.
Lo S.M. del Gen. Vietingoff, d'altronde, si era reso conto che se l'Sa
Armata fosse riuscita ad aprirsi la strada attraverso la Romagna e, quin-
di, a congiungersi alla sa Armata a Bologna, le truppe tedesche dislocate
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