Page 288 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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288 I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015
Importante chiudere il paragrafo citando il Regolamento del 1971. In esso vennero sinte-
tizzate tutte le varianti avvenute dal 1948 in poi. Furono ribadite le tenute per servizi armati,
già illustrate nel 1959 (S.A.I. e S.A.E. 1, 2 e 3) e nel 1967 (Cbt.I. e Cbt.E.). Poi, oltre al nuovo
modello di elmetto di plastica con fregio pluriarma in metallo argento per la banda dell’Esercito
470
(di cui parleremo più avanti), furono descritti i due modelli di elmetti già in uso. Il modello
33 venne presentato e illustrato ancora con il soggolo «di vacchetta», nonostante da almeno
quindici anni fosse di largo uso quello di canapa con fibbia scorrevole.
Figurino del
Regolamento edizione
1971, raffigurante l’elmetto
AUC di fanteria ormai senza fregio, ma
negli anni Settanta, curiosamente ancora con il
ormai senza fregio soggolo di epoca bellica, in cuoio a
sull’elmetto due pezzi con fissaggio ad ardiglione.
Figurini tratti dal Regolamento dell’Esercito del
1971: ufficiale in uniforme per servizi armati spe-
ciali invernale (S.A.I. 2) senza e con cappotto; estiva
(S.A.E. 2); in uniforme per servizi armati di parata
e d’onore invernale (S.A.I. 3); truppa in uniforme
per servizi ordinari estiva (S.A.E. 1); in uniforme
per servizi armati speciali invernale con cappotto
(S.A.I. 2).
470 Stato Maggiore dell’Esercito, Regolamento sulle uniformi dell’Esercito. Armi (esclusi i Carabinieri) e Servizi,
Istituto poligrafico dello Stato, Roma 1971, pp. 63-64, 80.

