Page 284 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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284                            I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015



               cm di lato, aveva negli angoli quattro bottoni di legno a forma di oliva, che servivano a fissarla
               all’interno dell’anello metallico dell’imbottitura. Alla maglia, così distesa e aderente al metal-
               lo, poteva essere legato fogliame, rametti oppure strisce di tela mimetica, ottenute tagliando lo
               stesso cappuccio della tuta. Esistevano due dimensioni della reticella: quella grande per la Iª
               taglia degli elmetti e quella normale per le restanti 2ª e 3ª. Per distinguerle visivamente, quella
               grande aveva le olive angolari di colore marrone, quella normale di colore del legno naturale. 469

                  Non infrequente poi fu l’uso di anelli di gomma per copertoni d’auto, destinati alla com-
               pressione del panno, qualora si usassero telini senza ulteriori punti di fissaggio. Meno comuni
               invece gli espedienti di pittura maculata, che si rintracciano in prevalenza per le truppe paraca-
               dutiste (vedi ultra). Questi metodi di mimetizzazione – come è evidente – furono spesso lasciati
               all’iniziativa personale, anche se ritornarono spesso in manuali e dispense inerenti le esercita-
               zioni per azioni campali, editi a cura dei relativi Ispettorati, Scuole d’arma o corpo:

                  «Le lucentezza è propria delle superfici metalliche che, se non oscurate, brillano alla luce
               attirando l’attenzione dell’avversario. Al riguardo, l’elmetto merita un cenno particolare: per
               eliminare la sua lucentezza usare vernice opaca. In mancanza dei colori “di mascheramento”,
               può essere utilizzato il fango, applicandolo irregolarmente. Più opportuno è ricoprire l’elmetto
               con un pezzo di tela di sacco. Tale pezzo viene tenuto fermo da una reticella con un laccio al di
               sotto del bordo dell’elmetto stesso. Il laccio deve essere annodato in modo da poterlo sciogliere
               agevolmente, se la reticella dovesse impigliarsi in un filo spinato o in un arbusto.
                  […]
                  La forma degli oggetti di equipaggiamento è un elemento rilevatore, che difficilmente sfug-
               ge ad un osservatore esperto per cui occorre alterarla. Per l’elmetto occorre applicare alla re-
               ticella dei fiocchi di tela di sacco o fogliame. Tali “pezzature” di lunghezza non superiore ai 4
               cm, debbono pendere anche al di sotto dell’elmetto».



                                                                                    Elmetto con retina e
                                                                                    fettucce di telo tenda
                                                                                    policromo































               469 Circolare n. 2, dispensa 1ª, anno 1957 delle Disposizioni speciali per l’armamento e il munizionamento.
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