Page 19 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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Come comandante di Marina Prevesa fu destinato il capitano di fregata
            Gaetano Midolo, partito con lo stesso idrovolante del comandante Mengarini
            da Taranto.
                  Alla fine dell’anno l’organizzazione tedesca fu modificata e il comando
            italiano fu aggregato  allo stato maggiore dell’ammiraglio Egeo, comandante
            della Marina germanica in Grecia.
                  Il capitano di fregata Mario Mastrangelo, comandante in seconda del
            Comando Marina Valona, andò a Porto Edda come comandante del locale
            Comando Marina, al posto del comandante Giacomo Monroy, di cui il generale
            Carlo Geloso richiedeva la sostituzione.
                  Il 29, alle 1430, partì da Taranto l’idrovolante Cant Z 506 per il trasporto
            dei comandanti Mengarini e Midolo a  Prevesa (l’aereo rientrerà alle 1915).
            Arrivato a Prevesa, il comandante Midolo riferì che non vi era alcuna autorità
            greca, nemmeno della Capitaneria di Porto. Il presidio italiano era costituito da
                                                                                    a
            un battaglione bersaglieri al  comando di un maggiore dipendente dall’11
            Armata. Alle 1930 partì da Otranto la squadriglia dragamine diretta a Porto
            Edda, dove sarebbe giunta il 30 alle 7.
                   Il 30 giunse l’ordine al Comando Superiore Albania (Superalba) di
            provvedere ad occupare l’isola di Santa Maura con un battaglione, utilizzando
            mezzi navali concentrati a Porto Edda, e  di procedere anche ad occupare
            Corfù. Fu istituito un Governatorato delle Isole, con  sede in tale isola, affi-
            dandolo a un funzionario civile.
                  Nello stesso giorno fu stipulato l’armistizio con la Grecia. L’Armata
                                        a
            greca dell’Epiro si arrese alla 2  Armata italiana. Nel dispositivo d’armistizio non
            erano comprese le Isole dello Ionio.
                  Corfù fu occupata il 29 aprile; il 30 fu la volta di Santa Maura e Itaca; la
            più importante delle isole, Cefalonia, fu occupata il 4 maggio.
                  Le operazioni per l’occupazione delle Isole dello Ionio furono affidate,
            dalla Marina, all’ammiraglio di squadra Vittorio Tur, comandante in capo della
            Forza Navale Speciale (sede del  Comando a Brindisi), imbarcato sull’incro-
            ciatore Bari.
                  Egli disponeva, oltre  che del suddetto incrociatore, di  tre torpediniere
            (Altair, Antares e Aretusa) e dei piroscafi Argentina, Crispi e Galilea.
                  Un corpo d’occupazione di 112 ufficiali e 2946 uomini di truppa, con
            quadrupedi, automezzi e vari materiali, fu imbarcato, a Brindisi, sui piroscafi
            Argentina, Crispi e Galilea.





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