Page 275 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie 275
cho, addimandato dicea essere circa miglia novecento da Siviglia a quelle
isole, ma dal luogo che ora Capo di san Vincentio è detto essere distanti
meno dal Continente: che la isola prima ad essere trovata ha miglia quasi
CL di circuito; sassosa tutta, et selvosa et abbondante di capre, et altri be-
stiami; gli uomini et le donne andare nude et essere selvatiche per li costu-
mi et li riti. Dicea se con li sua compagni aver in quest’isola preso la parte
maggiore delle pelli e del sevo; et non havere avuto arditanza d’entrare
molto dentro a quella. Da quivi trapassati in altra isola quasi maggiore,
vidono venirsi all’incontro sul lido moltitudine grande, uomini et donne,
che quasi tutti erano nudi. Alcuni che pareano più alti vestivano pelli ca-
prine tinte di giallo, et di rosso, e, secondo parea di lungi, morbidissime e
delicatissime, cucite con assai artificio di corde dÈ budelli; e come poteasi
conoscere dagli atti di loro mostravano avere un principe, che riverito
era da tutti et onorato. Quella moltitudine di giente mostrava desiderio
di avere abboccamento et commercio, et trattenersi con quelli di sopra le
navi. Allora le più piccole di quelle navi andate più di vicino al lido, né
potendo in maniera veruna capire l’idioma di quelli non ebbono animo
di scendere. Avea, secondo che dissono, quell’idioma molta polizia, et a
modo dello italiano era spedito assai. Ma veggiendo coloro come niuno
delle navi scendesse, ve ne furo alcuni che si sforzaro d’arrivare a quelli
notando; sì che ne presono certi, e sono li condotti da loro. Finalmente
veduto i marinai che non veniane loro utile nessuno, dipartironsi da quel
luogo, e fatto il giro fuori dell’isola, conobbero quella essere molto meglio
coltivata nelle parti del settentrione, che in quelle del mezzodì. Vidervi
case molte, fichi, et alberi, et palme sterili dei dattili, et ortaglie, et cavoli
et erbaggi buoni da essere mangiati; per che sbarcaronvi XXV dÈ loro con
armi, i quali cercando che dentro fosse di quelle case, trovorno esservi
circa XXX persone tutte ignude: le quali spaurite in vedere quelli armati,
se ne diero alcune a fuggire, et empiero di alti gridori quÈ luoghi. Entrati
dentro nelle case viderle fabbricate di pietre quadre con arte meravigliosa,
e con legni grandissimi et bellissimi ricoperte: et perché trovorno le porte
serate, e vollero vedere come dentro fossono, quelle infrangono co’ sassi
et aprironle; per che gli abitatori che erano iti via, sdegnatisi empiero di
grandissime grida quÈ luoghi; all’ultimo rotte le porte quante n’ebbono
trovate, entraro per le case, dove non altro era che fichi secchi, buoni che
pareano di quÈ da Cesena, entro a sporte di palma, et frumento assai più
bello che ‘l nostro, avendo li grani più lunghi et grossi, et sendo anche
più bianco; et similmente dell’orzo, et altre biade di che quelli abitatori

