Page 273 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie                                              273



               et caseum et carnes quarum his, et bonarum, permaxina copia est. BovÈs
               autem aut camelos vel asinos non habent, sed capras plerimum et pecu-
               des et silvestres apros. Ostensa sunt eis aurea et argentea numismata,
               omnino eis incognita. Similiter et aromata nullius materiei cognoscunt.
                   Monilia aurea, vasa celata, enses, gladii ostensi eis non apparet ut
               viderint umquam vel se penes habeant.
                  Fidei  et legalitatis  videntur permaxime:  nil enim  esibile  datur uni
               quin antequam gustet equis portionibus diviserit ceterisque portionem
               suam dederit.
                  Mulieres eorum nubunt, et que homines noverunt more virorum fe-
               moralia gerunt: virgines autem omnino nude incedunt, nullam verecun-
               diam ducentes sic incidere.
                  Hii autem habent prout nos numeros unitates decinis proponentes
               hoc modo :
                  1. vait, 2. smetti, 3. amelotti, 4. acodetti, 5. simusetti, 6. sesetti, 7. sat-
               ti, 8.tamatti, 9. aldamorana, 10. marava, 11. vait-marava, 12. smatta-
               marava, 13. amierat-marava, 14. acodat-marava, 15. simusat- marava ,
               16. sesatti-marava.

                  “Correndo anni Domini MCCCXLI vennono a Fiorenza lettere de
               mercadanti fiorentini, che erano in Sivilia città de la Spagna ulteriore,
               et quivi suggellate a’ XV di novembre, dove era scritto quanto disotto
               racconteremo.”
                  “Dicono dunque come a dì primo di luglio di questo anno sopradet-
               to, dua navi provedute per lo re di Portogallo d’ogna bisognevole per lo
               passaggio, et con esse un’altra navicella bene guarnita, con giente de fio-
               rentini, genovesi, et spanioli catalani, et l’altra giente d’Ispania sciolte le
               vele dalla città di Lisbona presono l’alto, conducendo con se cavalli, armi
               et macchine di guerra per sforzare cittadi et castella, et andaro a cercare
               quelle isole che volgarmente è voce essere state trovate. Tutte le dette navi
               con favore di vento in capo al quinto dì arrivare colà, vennono in dietro, et
               alle case di loro giungono in novembre riportando le prede che ora dire-
               mo; et primieramente condussono quattro uomini degli abitatori di quelle
               isole, et anchora pelli di becchi et di capre in buondato, et servo, olio di
               pesce, et spoglie di foche, et anche legnami rossi, tingenti quasi fussono
               verzino, e fatti a simile del verzino; et anco portonno delle buccie degli
               alberi buone similementea tingere in rosso, et della terra rossa et simili.
               L’altro poi dei capitani delle navi chiamato Niccoloso, genovese da Rec-
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