Page 70 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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70                                Le bande musicaLi miLitari daLL’unità d’itaLia aLLa prima metà deL novecento


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            di fanteria divisionale  o al Reggimento Granatieri, con un organico che varia
            da ventiquattro a quaranta musicisti effettivi. Agli altri corpi (battaglione alpini,
            scuole etc.) sono addette le fanfare reggimentali. Ciascuna fanfara è presieduta
            da un sottufficiale trombettiere. L’organico però, formato da venti elementi, pre-
            senta caratteristiche diverse dall’una all’altra, in base agli strumentisti disponibili
                                                                  130
            al momento e legittimato da un’assenza  di norme generali.  La seconda guerra
            mondiale conduce ad un incremento consistente dell’organico militare. I complessi
            strumentali diventano anche unità di combattimento. Un esempio ci è dato dalla
            Banda del 152° Reggimento Fanteria Sassari che consta di cinquantaquattro ele-
            menti. Il dopoguerra presenta una situazione economica, sociale, morale e culturale
            degradata, vinta, esausta. L’Italia versa in condizioni deprimenti. I fermenti artistici
            e culturali che hanno animato gli spiriti dell’Ottocento sono lontani. Le Musiche
            militari si fermano alle norme prebelliche.





            IV.2. La Banda dell’esercito
               Ufficialmente la Banda dell’Esercito è la più giovane, ma in realtà raccoglie l’e-
            redità delle bande reggimentali che dall’inizio dell’Ottocento hanno costituito una
            larga parte della musica bandistica italiana e dallo scioglimento delle bande presi-
            diarie. La Banda dell’Esercito che rappresenta l’intera Forza Armata (peculiarità
            estranea alle bande reggimentali) nasce nel febbraio 1964, in base alla circolare n.
            2050-R/15228 del 27 dicembre 1963, sul modello della riforma di Vessella. Esor-
            disce il 2 giugno 1964, in occasione della festa della Repubblica. Probabilmente
            per questa occasione Amleto Lacerenza, primo direttore della Banda, compone e
            fa eseguire la marcia 2 Giugno, che pur non essendo la marcia d’ordinanza ufficia-
            le, ne assume il ruolo (come vedremo nel § VII.4, Lacerenza ha fatto parte della
            commissione tecnica costituita per approvare ufficialmente l’adozione delle marce
            e degli inni). La Banda ha compiuto molte tournée in Italia e all’estero. Ne segna-
            liamo solo alcune: nel 1965 a Nancy in Francia e ad Arnhem, nel 1975 a Malta e a
            Lussemburgo. Nel repertorio oltre alle marce, agli inni ed alla musica originale per
            banda sono inserite trascrizioni di musica lirica e sinfonica.

               Diamo ora uno sguardo complessivo alle bande e fanfare dopo la nascita della
            Banda dell’Esercito. Il 20 giugno 1968 lo Stato Maggiore dell’Esercito stabilisce
            che:


            129  La fanteria divisionale era formata dai reggimenti di quest’arma assegnati organicamente
                alle divisioni. Così, ad esempio, negli “anni Trenta” c’erano, nel Regio Esercito, tre reggi-
                menti per divisione, ridotti poi a due con la Riforma Pariani.
            130  Per approfondimenti a riguardo Ugo d’ovidio, la Banda attraverso i secoli, cit., pp. 127-
                130.
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