Page 7 - Lealtà e Compromissione - La Discriminazione nei Fondi Archivistici della Marina Militare - Storia, Archivi e Biografie
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PRESENTAZIONE
Le direttive per la custodia e la valorizzazione della documentazione storica, nel quadro dei compiti assegnati all’Ufficio
Storico dello Stato Maggiore Difesa, sono alcune delle principali funzioni, perché sottendono alla salvaguardia e alla fruizione
della memoria delle forze armate. A tale scopo, l’Ufficio cura una collana editoriale denominata “Istituzioni e fonti militari”,
dedicata proprio al settore archivistico militare al fine di realizzare produzioni editoriali che possano essere strumenti per le
ricerche in archivio e nel contempo fungere da approfondimento su fonti militari inedite o poco conosciute prodotte dalle
forze armate.
Questa monografia, in particolare, è dedicata alle fonti storico-documentarie della Marina militare. Si tratta, per questa
Forza Armata, della seconda esperienza in termini di volumi editi all’interno della collana. Nel 2016, infatti, ha visto la
luce la pubblicazione L’Archivio della Marina. Guida dei fondi conservati presso l’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare
curata da Claudia Lazzerini, Maria Rita Precone e Alessandra Venerosi Pesciolini che ebbe il primato di costituire la prima
vera e propria guida dei fondi archivistici pubblicata sia per la collana, sia curata dalla Marina militare. Fu infatti l’archivio
dell’Ufficio Storico della Marina il primo fra quelli militari a procedere, negli anni ’80, ai riordini archivistici dei suoi fondi.
Questa importante monografia è frutto di una collaborazione scientifica tra la Marina militare e l’Università di Tor Vergata
coordinata, nel campo delle scienze documentarie, dalla prof.ssa Alessia A. Glielmi e resa operativa grazie al Dipartimento di
Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società. La collaborazione si è esplicitata attraverso la produzione di due progetti
archivistici, entrambi contenuti nel volume, dedicati all’analisi, schedatura e ricostruzione dei profili biografici estrapolati
dalla documentazione storica prodotta per l’esame del comportamento dei militari sbandati successivamente all’8 settembre
1943 allorquando si erano trovati in contatto con le forze armate nemiche avendo la possibilità di collaborare con loro.
Chi si lascerà incuriosire dagli aspetti storici, chi intende approfondire la metodologia archivistica, o desidererà conoscere le
vicende personali e i profili biografici dei militari troverà in questo volume uno strumento prezioso per orientarsi e un valido
supporto per ottimizzare i tempi della ricerca grazie alla facilitazione offerta dalla schedatura analitica, dagli indici e dalle
numerose chiavi di accesso.
Con il presente contributo la serie editoriale si arricchisce di un ulteriore lavoro che offre la possibilità di conoscere un aspetto
poco approfondito del secondo conflitto mondiale. In tale ambito, su tale tematica, ed in tale contesto storico, auspichiamo
nel prossimo futuro di poter inserire nuovi volumi che ci diano modo di offrire una visione dell’archivistica militare sempre
più completa, anche in tema di “discriminazione” ponendo le basi per una sempre più diffusa conoscenza del patrimonio
documentale delle forze armate grazie all’ausilio degli strumenti informatici anche al di fuori del campo degli specialisti.
Sono certo che l’opera sarà d’interesse per il pubblico specializzato nel settore archivistico ma ha anche tutte le qualità per
trovare positivi riscontri anche tra i non addetti ai lavori per gli approfondimenti biografici proposti, che riescono a restituire
significative informazioni sulle condizioni personali e morali di militari in guerra.
È con tali auspici che auguro al lettore una piacevole prosecuzione nella lettura dello studio proposto.
Capitano di Vascello Michele SPEZZANO
Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa
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