Page 8 - Lealtà e Compromissione - La Discriminazione nei Fondi Archivistici della Marina Militare - Storia, Archivi e Biografie
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PREFAZIONE














            Nel quadro delle mansioni attribuite alle Istituzioni Militari la custodia e la gestione della documentazione storica è una
            delle funzioni di maggiore importanza perché sottende alla salvaguardia e alla fruizione della memoria stessa delle Forze
            Armate e quindi della Nazione, che da esse viene rappresentata.
            Nessuno può negare che, quando si dice “italiani”, “tedeschi”, “francesi” o “britannici”, alludiamo non soltanto ad una
            “espressione geografica”, ma a un certo modo generale di essere e di pensare, ossia a una storia e, diciamolo pure a una cultura,
            sempre diversa, sempre apprezzabile, e sempre preziosa, per tutti, qualunque sia la lingua pensata e parlata, di arricchimento
            generale.
            Proprio per queste solide ragioni di fondo, l’immenso patrimonio custodito dall’Archivio Storico della Marina Militare e
            valorizzato dall’Ufficio Storico che ho il piacere di dirigere, rappresenta una riserva e fonte pressoché inesauribile universale
            di storia, di esperienze e di utili memorie attraverso le quali, volendo citare il filosofo, sociologo e accademico tedesco Juergen
            Habermas, si impara il senso dell’appartenenza a una tradizione antichissima, ricca e variegata, che fa riscoprire a docenti,
            ricercatori, giornalisti, studenti, studiosi e appassionati il significato di un’identità flessibile e aperta propria della cultura
            navale, vieppiù con le stellette, da sempre simbolo di forza e di tutela della pace e della giustizia per tutti, sul mare e dal
            mare.
            Una tradizione e una identità che non costituiscono una cosiddetta “totalità chiusa” ma assicurano, al contrario una “totalità
            aperta” di sapere e conoscenza proprio perché traggono origine da una specifica cultura, quella del mare, intimamente legata
            alla collettività, sin da quando il primo uomo scavò la prima canoa, nel Neolitico, passando poi all’esplorazione e alla ricerca,
            al di là di un fiume, di un lago, di un mare e di un oceano.
            Naturalmente per addivenire alla valorizzazione di questo unicum di conoscenza è necessario l’impegno quotidiano di uomini
            e donne che fanno della ricerca archivistica la propria ragione di vita ed in tale ottica è da intendersi l’inedito studio, frutto di
            una proficua collaborazione scientifica fra la Marina Militare e l’Università degli Studi di Roma - Tor Vergata, volta a rendere
            fruibili importanti settori storici, non ancora esplorati, come quelli raccolti nel fondo «Discriminazione», risalente al periodo
            immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale, recentemente individuato e recuperato a Napoli.
            Nello specifico si tratta di due lavori in parte compresi nelle tesi di laurea magistrali in archivistica, svolte dalle dottoresse
            Doriana Serafini e Sara Vannozzi sotto la sapiente guida della professoressa Alessia Glielmi, relatrice e coordinatrice del
            progetto in questione ed il sostegno della dott.ssa Erisilia Graziani, funzionario dell’Archivio di Stato di Roma, referente
            dell’Archivio Storico della Marina Militare.
            Fare ricerca significa avventurarsi tra fascicoli, scaffali, cartelle e, soprattutto, storie di uomini e tempi da ricostruire senza
            poter chiedere un’impossibile assicurazione preventiva in merito all’esito delle proprie fatiche. Non esistono rotte certe in
            questo come in tutti gli altri mari della conoscenza e del globo, ma quando il frutto di tante fatiche è la soddisfazione di
            essere insignite, come nel caso specifico, oltre che della laurea con lode anche di una Menzione Speciale per la particolarità
            del tema affrontato, in occasione del Concorso Nazionale a Premi per Tesi di Laurea 2018 “La Marina Militare nella Storia
            Contemporanea”, certamente possiamo asserire, senza patema di smentita, di essere sulla rotta giusta.
            Per quanto riguarda i lettori della presente opera editoriale lo strumento primo per orientarsi è sempre lo stesso: l’inesauribile
            sete di verità e curiosità degli uomini e delle donne di buona volontà.



                                                                                       Capitano di Vascello Giosuè ALLEGRINI
                                                                                         Capo Ufficio Storico della Marina Militare
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