Page 1 - Momenti della vita di guerra - Dai diari e dalle lettere dei caduti
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È IL LIBRO DELLA GENERAZIONE CARSICA
StAtO MAggiOrE DELLA DiFESA
Il libro raccoglie lettere e pagine dei diari di militari italiani caduti durante la Grande Guerra. UFFiciO StOricO
Ogni testimonianza è corredata dalle considerazioni dell’autore che ha così modo di presentare i tanti
personaggi e di rievocare i momenti tragici da loro vissuti. Rigorosa è la scelta dei testi che danno voce a
quanti andarono in guerra e ivi morirono per testimoniare un ideale di patria che si richiamava allo spirito ADOLFO OMODEO
risorgimentale e che si proponevano di rifondare l’Italia su nuovi valori di civiltà e di convivenza con i popoli
d’Europa. Così il volume non è solo un’antologia di lettere e di diari, ma diventa un racconto straordinario di ADOLFO OMODEO MOMENTI
quei drammatici quarantun mesi di guerra, costruito con le parole dei caduti; un racconto duro, tragico, ma
illuminato sempre da una forte intensità morale. Un’opera a doppia lettura in cui il tema drammatico della
morte in combattimento s’intreccia con la lucida accettazione del sacrificio necessario alla testimonianza
dei valori più alti. Un’interpretazione della Grande Guerra già controcorrente nelle due edizioni passate, DELLA VITA DI GUERRA
quella del 1934 e l’ultima del 1968, e forse anche oggi, non ossequiente alla retorica celebrativa né
all’antimilitarismo di maniera, ma dettata dalla personale esperienza di combattente dell’autore e dalle sue
certezze ideali. I richiami ai valori dell’epopea risorgimentale presenti nelle testimonianze dei caduti non
MOMENTI DELLA VITA DI GUERRA
offuscano tuttavia il suo senso critico: quella guerra non fu l’ultima del Risorgimento, ma per chi la visse, Dai diari e dalle lettere dei caduti
e qui è l’originalità del pensiero dell’Omodeo, non fu esclusivamente un museo degli orrori «che un soffio di
poesia, di speranza, di giustizia, vi aveva alitato sopra». A cura di Roberto Guerri
Adolfo Omodeo nacque a Palermo il 18 agosto 1889. Allievo di Giovanni Gentile si dedicò in un primo momento allo
studio dell’antico cristianesimo. Ufficiale di artiglieria durante la Grande Guerra, decorato al valore, docente di
Storia della Chiesa all’Università di Napoli dal 1923, dopo il delitto Matteotti ruppe i rapporti con il suo maestro e si
avvicinò a Benedetto Croce. Divenne così uno dei collaboratori più assidui de «La Critica: rivista di letteratura, storia
e filosofia»» sulla quale, dal 1929 al 1933, pubblicò gli articoli sugli epistolari dei combattenti raccolti poi nel volume
Momenti della vita di guerra (Dai diari e dalle lettere dei caduti) edito da Laterza nel 1934. Rettore dell’Università di
Napoli dal 2 ottobre 1943 fu ministro dell’Educazione Nazionale nel II Governo Badoglio. Il 25 settembre 1945 entrò a
far parte della Consulta Nazionale tra i rappresentanti del Partito d’Azione. Morì a Napoli il 28 aprile 1946.
Roberto Guerri, direttore per molti anni delle Raccolte Storiche del Comune di Milano. Ha organizzato numerosi
eventi culturali e mostre sulla storia nazionale recente. Autore di saggi ha diretto «Il Risorgimento. Rivista di Storia
del Risorgimento e di Storia Contemporanea». Tra le pubblicazioni Nuovi Musei di Storia Contemporanea (Edizioni
Comune di Milano, 2002) con Massimo Negri, L’avventura dei Mille. La spedizione di Garibaldi attraverso i disegni
di Giuseppe Nodari (Rizzoli, 2010) con Philippe Daverio e Per l’Italia e per il Re. Il lungo Risorgimento del Generale
Genova Thaon di Revel (Stato Maggiore della Difesa. Ufficio Storico, 2015).