Page 94 - Atti del primo convegno nazionale di storia militare - Roma 17-19 marzo 1969
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àlla  vittoria  di  Vittorio  Veneto,  conclusione  gloriosa  del  nostro  Risorgi-
           mento.  Di certo'  tali  2  volumi  potrebbero  molto  contribuire  ad  aumentare
           nelle  Università,  n.elle  Scuole  Medie  e  quindi  nei  concittadini  anche  dJ
           media  cultura,  una  chiara  ed  onesta  consapevolezza  circa  il significaw  ed
           il valore di  un periodo sommamente  importante della  nosrra  storia.
               A  proposito della relazione Montirone ho da osservare  che proprio  nei
           volumi dedicati  alla  guerra  l915-J8  anche  la  descrizione  e  la  documenta-
           zione  relativa  allo  sviluppo  degli  armamenti  e  dci  metodi  tattici  è  ampia
           e  quindi se ne possono trarre importanti indicazioni circa i  problemi relativi
           al rapporto fra  i  mezzi  di  offesa c  di difesa,  fra  arma  ed uomo nello  svol-
           gimento  del  combattimento.
               Dalla  relazione  del  professar  Sandri  s:i  trae  la  consapevolezza  della
           complessità  della  situazione  dei  nostri  archivi  nelle  diverse  amministrazioni
           dello  Stato,  e  ne viene l'auspicio che  si  proceda  anche  in questo  campo  al
           miglior11mento  dei  collegamenti,  ossia  a  quella  «armonia dei  distinti»  che
           è  in  pace  ed  in  guerra  garanzia  di eflicente  vita  associata.  In specie  è  da
           auspicare  che  quanto  viene  avviato  oggi,  secondo  la  relazione  del  profe-s-
           sor Sandri,  favorisca  l'ampia  disponibilità  dei  diversi  archivi  per  l'indagine
           anche  degli  studiosi  non  militari  deUa  storia  militare.
               Quale  oggetto  di  tale  indagine  mi  vengono  in  mente  tre  atgomentl:
           l )  Non  è  mai stato  pubblicato  l'intiero testo della  seoonda  parte deJI'I)pera
              «Un  po'  più  di  luce  sugli  eventi  politici,  c  militari  dell'anno  1866 »,
              del  generale  La Marmora.  In proposito lo  stesso  Autore nell'avvenenza
              al  primo  vo-lume  scrive:  « La  seconda  parte  tratterà  più  specialmente
              della  direzione  della  guerra  e  della  politica  durante  la  medesima ».
              Come  mai  tale  seconda  parre  non  è  stata  ancora  integralmente  pub-
              blicata?
              Stimo  che  con  coordinata  indagine  nei  diversi  archivi si  potrebbe  rin·
              tracciare il testo integrale  anche per  confrontarlo con i  resti  che  si  tro-
              verebbero  in. maui  eli  privati.
           2)  La  questione  di Fiume.  Di  sicuro  l'impresa  di  Fiume è.  stata  un  fatto,
              un  esperimento,  un  banco di  prova eli  ben  gravi  successivi  eventi. Essa
              costituisce  quindi  un  punto  nevralgico  in  cui  interkr:iscono  sullo  sfon-
              do  di  impulsi  anche  poetici,  l'azione  dei  politici,  ddl'eserciro,  della
              marina,  dell'aviazione,  e  quindi  potrebbe  essere  un  caratteristico  tema
              per una  collaborazione  di  indagine  swrica  fra  militari  e  civili.
           3)  Persistono  nella  nostra  storiografia  di  guerra  note  questioni  e  proble-
              mi che  esercitano  una  fastidiosa  funzione  di  disrurbo  e  che  invece  me·

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