Page 14 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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14 150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno
nelle missioni internazionali. Se per primo l’aveva capito Cavour 150 anni fa,
a volte sorprende che non lo capiscano oggi uomini politici che, pure dalla
storia potrebbero trarre insegnamento. E pure capita a volte anche questo. C’è
un parallelismo tra quegli eventi di ieri e quelli di oggi che, in qualche modo,
deve far riflettere sull’interdipendenza, in materia di sicurezza, fra tutti gli
stati e tutti i popoli. E sul significato profondo che assume la partecipazione
ad una missione militare internazionale. Oggi proprio come allora, gli italiani
fanno la loro parte. Lo fanno con grande coraggio, con grande abnegazione.
Lasciate che anche in un convegno storico, io ricordi e mi inchini, davanti al
sacrificio di quei ragazzi con le stellette che hanno dato la vita, non solo per
ricostruire o costruire la pace in quei territori lontani, ma come ho detto
prima, per mantenere una condizione di sicurezza nel nostro paese e dare più
serenità alle nostre famiglie. A loro, a coloro che sono ancora impegnati un
forte, grande grazie.
L’ultimo motivo di apprezzamento per quanto sta facendo lo Stato
Maggiore della Difesa e la Commissione Italiana di Storia Militare, è la scel-
ta della data in cui questo seminario si è svolto. Oggi è l’indomani del 4
novembre, anniversario della Vittoria e Giornata delle Forze Armate; una
ricorrenza che alcuni anni fa, fu un po’ declassata abolendo la vacanza scola-
stica. La legge, fatta allora con un intento un po’ polemico nei confronti dei
valori militari, prevede tuttavia che la celebrazione, possa avvenire anche
fino alla domenica immediatamente successiva. Io, fin dall’anno scorso, ho
dato un’interpretazione estensiva di questa norma: se la vacanza scolastica è
abolita, vuol dire che noi festeggiamo dal 4 fino alla domenica e così in ogni
parte d’Italia, nelle venti città scelte quest’anno in ciascuna regione, e così a
Roma, e così nelle caserme, noi consideriamo questi giorni tutti dedicati alla
celebrazione. Ed ecco che questo convegno si inserisce in questo contesto e
in questa data. Noi avremo, in mezzo alla gente, perché questa è la scelta che
abbiamo fatto, una celebrazione a trecentosessanta gradi in ogni città, in ogni
regione d’Italia che vorrà mostrare le capacità addestrative che ormai ci sono
riconosciute da tutti, dei nostri militari, che vorrà però, attraverso i nostri,
rendere sempre più presente nelle coscienze degli italiani, specie delle nuove
generazioni, il ruolo delle forze armate che hanno avuto nella edificazione,
nella costruzione, e nell’accrescimento delle condizioni di sicurezza e anco-
ra, far capire, far conoscere a noi stessi e agli altri, come vi sia un connubio
indissolubile tra i valori della nazione e i valori della patria. Conoscere la
storia, ricordare ciò che le Forze Armate hanno fatto nella storia per la patria,
per l’Europa, per la libertà è un modo per essere più adeguati oggi a conti-