Page 183 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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La nuova Sanità navaLe                                             183


               mo porto,  nel 1844 , giunse il bri-
               gantino a vela Eridano comandato
               dal conte Carlo Pellion di Persano
               che doveva intraprendere una im-
               pegnativa  missione  in  Pacifico
               e  raggiungere tra le altre le Isole
               Marchesi, Tahiti, le Hawaii e non
               avendo  il  medico  a  bordo  toccò
               proprio a Luigi  Verde  di imbar-
               carsi.  Il  comandante  ebbe  subito
               modo di apprezzare le capacità del
               suo medico, tanto che nacque un
               rapporto reciproco di stima e ami-
               cizia che si mantenne nel tempo.
                  Ma fu l’impegnativa campagna
               in Crimea del 1855 che fece sor-
               gere in Luigi Verde, medico sul-
               la fregata Governolo, l’idea della
               necessità nelle guerre di una nave
               ospedale. Un convincimento che
               gli derivava dall’esperienza  vis-
               suta nel ruolo di responsabile della
               salute e dell’igiene di bordo quan-
               do la nave trasportava i tanti militari feriti e ammalati dalle zone operative
               agli ospedali dei Dardanelli: sistemazioni logistiche precarie che rendevano
               difficoltose le terapie, inadeguatezza degli strumentari chirurgici e dei medi-
               cinali, insufficienza nel numero di ufficiali medici ed infermieri. Il risultato
               ineluttabile era l’alta mortalità a bordo delle navi.
                  Concluse le numerose ed impegnative destinazioni d’imbarco in pace e
               in guerra, viene nominato Ispettore del Corpo Sanitario e lì dimostrerà le sue
               capacità nell’organizzazione del corpo e nella pianificazione delle tante pos-
               sibili esigenze.
                  Nel 1866 si profila minaccioso il conflitto con l’impero austriaco. È la ter-
               za guerra di indipendenza. Si accendono negli animi degli italiani le speranze
               e gli entusiasmi di una vittoriosa conclusione della guerra. Il Ministro della
               Marina Depretis scriveva: “è necessario, indispensabile l’azione di forza. È
               fatale che entro una settimana sia distrutta la flotta nemica e occupata l’Istria”.
               Fervono i preparativi per l’approntamento della squadra navale e Luigi Verde
               l’8 luglio 1866 invia una letterta  al ministro della guerra in cui chiedeva
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