Page 178 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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178 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
alleanza fra i Savoia e i Borboni. Il 26 giugno Cavour incontrava l’ambascia-
tore francese a Torino che sollecitava il suo consenso in ordine alla soluzione
della questione napoletana concepita a Parigi. Cavour, né poteva fare altri-
menti, mostrò un’apparente disponibilità a venire incontro ai desiderata fran-
cesi, ma, segretamente così scrisse al suo fidato Costantino Nigra: “Noi
asseconderemo l’imperatore per ciò che riguarda il continente perché les
macaroni ne sont pas encore cruits, ma quanto alle arance, che sono già sulla
nostra tavola, noi siamo ben decisi a mangiarcele subito”.
La situazione in Sicilia diventava sempre più drammatica e a nulla servi-
rono i cambi della guardia ai massimi vertici militari decisi da Francesco II,
nel disperato tentativo di contenere i disastrosi effetti delle sconfitte sul
campo subite dal suo esercito. Mal consigliato dai suoi inetti ministri, tradito
dai suoi generali, e persino dai suoi stessi ingrati familiari, Francesco II era
sempre più isolato. Ai primi di luglio il re inviò due emissari straordinari a
Torino (il vecchio e fedele diplomatico Antonio Winspeare di 82 anni e
Giovanni Manna studioso di economia) per tentare l’ultimo estremo approc-
cio con Cavour. Il 20 luglio i diplomatici borbonici presentavano un memo-
randum nel quale sostanzialmente accettavano la “separazione della Sicilia”
purché il suo futuro assetto si conciliasse con la lien dynastique du prince
regnant. Ma era troppo tardi. In quelli stessi giorni le drammatiche notizie
sulla battaglia di Milazzo e la sconfitta borbonica, rendevano ormai surreale
qualsiasi trattativa diplomatica sul destino della Sicilia. Non era più l’ora
degli spadini dei diplomatici, ma quella delle baionette dei soldati.
Cittadella di Messina