Page 179 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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La nuova Sanità Navale erede delle prime strutture
sanitarie degli Stati pre-unitari
Amm. Vincenzo MARTINES*
on la promulgazione del Regio Decreto del primo aprile del 1861 pro-
C posto a Vittorio Emanuele da Cavour, presidente del Consiglio e mini-
stro della Marina, vengono definite le norme che dovranno regolare il nuovo
Corpo Sanitario militare marittimo costituitosi attraverso la fusione di quelli
esistenti nelle marine degli Stati preunitari: sanità navali assai differenti per
addestramento e tradizioni ma anche perché avevano operato in scenari geo-
politici diversi. Si risolveva così l’esigenza di armonizzare le varie normative,
tenendo anche conto di non penalizzare troppo le aspettative del personale
proveniente dai corpi diversi da quello sardo.
Da qui l’opportunità di ricordare, sia pur sinteticamente, le caratteristiche
e la consistenza dei Corpi Sanitari marittimi degli Stati della nostra penisola
prima del 1861: Regno delle due Sicilie, Regno di Sardegna e Granducato di
Toscana, escludendo ovviamente quello della piccola Marina pontificia, con-
siderato che lo Stato della Chiesa sopravviverà fino al 20 settembre 1870.
Il Granducato di Toscana, che nel 1860 aveva 1.800.000 abitanti, possede-
va una Marina efficiente e di gloriose tradizioni, ove si pensi che fino al 1700,
accanto alle galere granducali, operavano quelle dell’Ordine dei Cavalieri di
S.Stefano. Era una Marina di consistenza modesta per numero di navi e come
personale. Contava infatti su circa 300 uomini effettivamente imbarcati, tra
cui 2 chirurghi. Tuttavia per
le esigenze sanitarie legate
a particolari situazioni ope-
rative potevano essere pre-
cettati i medici condotti dei
paesi rivieraschi.
Ne discende che il con-
tributo della Marina del
Granducato fu pregevole
per qualità ma di modesta
entità. Nave Ospedale Washington
* Vincenzo Martines, Ammiraglio Ispettore Capo (a) del Corpo Sanitario militare marittimo.
Già Direttore Generale della Sanità Militare