Page 5 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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Presentazione del Congresso
Col. Massimo Bettini 1
Il 1918
l 1918 iniziò per l’Italia sotto il duplice se-
I gno della speranza e dell’incertezza. Nella
battaglia di novembre-dicembre sul piave, pro-
babilmente la più difficile dell’intera guerra, i
reparti reduci dalla lunga ritirata dall’Isonzo,
con poche munizioni e pochissimo equipag-
giamento, erano riuscite a sventare l’offensiva
austro-tedesca che, secondo alcuni, avrebbe
portato i soldati degli Imperi Centrali a trascorrere il Natale a Venezia e Milano.
anche la dislocazione delle undici divisioni franco-britanniche giunte in Italia
nel novembre 1917 rivelava la preoccupazione dei vertici alleati circa un secon-
do cedimento italiano. Le unità infatti erano dislocate sull’asse Torino-Milano-
Verona, e solo una modesta aliquota francese era schierata nel settore del Grap-
pa, dove per altro avrà modo di distinguersi nella riconquista del Monte Tomba.
Il periodo invernale del resto sembrava essere quello più congeniale ai successi
degli Imperi centrali. Eliminata la Serbia nell’inverno 1915, battuta la Romania
nell’inverno 1916, l’inverno 1917 aveva visto il ritiro della Russia, ufficializzato
poi dall’armistizio di marzo. Se anche l’Italia avesse ceduto è difficile dire che
strada avrebbe preso la guerra.
Il successo italiano giunse quindi come una grande vittoria anche morale per
l’Intesa, che vedeva rinsaldarsi il fronte meridionale e poteva attendere con mag-
giore tranquillità l’arrivo dei consistenti rinforzi statunitensi, oltre due milioni
di uomini, il cui invio era la maggiore preoccupazione dello Stato Maggiore
tedesco.
Quest’ultimo aveva previsto per l’inizio del 1918 una serie di imponenti of-
fensive per determinare il crollo della Francia prima che l’arrivo degli statuni-
tensi invertisse lo squilibrio di forze a favore di Berlino e Vienna. Le divisioni
tedesche furono quindi ritirata dal quadrante italiano e schierate in Francia, dove
affluivano anche i reparti ritirati dal fronte russo.
Era logico, tuttavia, che gli austriaci avrebbero tentato a propria volta una
offensiva in Italia, per capitalizzare anche loro la momentanea superiorità sul
1 Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa.

