Page 134 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina  e R. Aeronautica


            apparecchi riceventi Marelli; due apparecchi Safar; un Allocchio-Bacchini;
            un apparecchio Olap localizzatore a onde medie; un apparecchio Marconi
            localizzatore di segnale, a onde corte (in riparazione); un apparecchio Tele-
            funken; due automezzi con apparecchi localizzatori Telefunken, che stavano
            dando buoni risultati per intercettazioni nel raggio di trenta chilometri. Un
            altro apparecchio Marconi, localizzatore a onde corte, era in riparazione ma
            l’Esercito aveva nel frattempo prestato al SIS uno simile che svolgeva egre-
            giamente il suo lavoro.
               Nel novembre 1944 la struttura del Reparto, denominato Ufficio Informa-
            zioni, diretto da Agostino Calosi, rimase sostanzialmente la stessa; fu aggiun-
            ta solamente una Sezione. Cambiarono però i responsabili e l’intitolazione
            burocratica delle Sezioni che  furono individuate con le lettere dell’alfabeto
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            invece che con i numeri.   Calosi ricorda che, dopo l’8 settembre, per la rete
            estera fu possibile mantenere il contatto con Lisbona e i suoi sottocentri; con
            Madrid e i sottocentri di Palma de Mallorca, Las Palmas, Algeciras e Cadice;
            con Istanbul e il sottocentro di Smirne.
               Atene, Salonicco, Sofia, Odessa, Marsiglia e Tolone, nonostante si tro-
            vassero in territorio nemico, rimasero fedeli. Cessarono immediatamente i
            contatti con Roma e il personale si diede alla macchia, sperando di raggiun-
            gere l’Italia del sud, affluendo, in caso di successo, a Brindisi. Molti di que-
            sti elementi furono reclutati e inseriti nella Special Force n.1 inglese; in uno
            dei Reggimenti dell’OSS americano; nel SIM, Sezione Calderini e nel Par-
            tito d’Azione, che come noto, rappresentava concretamente uno degli anelli
            di liaison con l’esercito britannico e che fu continuamente in contatto con
            gli elementi del SIS. Molti andarono anche a formare il Centro Z, che, sotto
            controllo inglese, intercettava le comunicazioni delle radio clandestine che
            era possibile far funzionare nel territorio occupato dai nazifascisti. Funzionò
            fino alla completa liberazione dell’Italia. Erano anche entrati a far parte del
            2677° Headquarters Regiment  che dall’estate 1944 era stato addetto al co-
            ordinamento di tutte le operazioni dell’OSS nel Mediterraneo.
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            16  AUSMM, Archivio post 8 settembre, cartella 1, f.2.
            17  Cfr. NARA, RG 226 NND – 917154, rapporto  su History of the Operations Section,
               2677° Regiment (prov.) in Italy: oltre a elementi del SIS, erano stati integrati nella Field
               Base F, inserita in quel Reggimento anche due ufficiali dello Stato Maggiore italiano, i
               maggiori Adam e Coisson. Per altri dettagli  sulla situazione all’8 settembre, cfr. anche
               la ‘Relazione Calosi’.

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