Page 211 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Il SIA nella Regia Aeronautica. Gli sviluppi storici del SIA
Inoltre dall’Ufficio ‘I’ dipendevano i Nuclei avanzati ‘I’ alle dipendenze
dei Comandi Alleati e dello Stato Maggiore Generale Sezione Informazioni
e gli Ufficiali di collegamento con i Comandi Alleati: si trattava di personale
che, spesso richiesto nominativamente o per specializzazione, faceva servi-
zio per gli Alleati, come accadeva per la già citata Sezione ‘Bonsignore’ del
SIM, Battaglione 808 CS. Dipendevano dall’Ufficio ‘I’ anche gli ufficiali
informatori dislocati nei vari Reparti e quelli di collegamento con i Ministeri
Italiani.
Il colonnello Santini continuava a comandare l’Ufficio ‘I’ e a lui, il 1°
febbraio 1945, il Capo di Stato Maggiore R.A., Mario Ajmone-Cat fece per-
venire una lettera riservata-personale inviata in copia al Ministro dell’Ae-
ronautica, riassumendo istruzioni che verbalmente aveva già dato al Capo
dell’Ufficio ‘I’; istruzioni che indicavano meglio le direttive date nel docu-
mento del 29 gennaio precedente su alcuni punti molto delicati riguardanti
soprattutto la trasmissione di notizie agli Alleati circa la posizione e la valu-
tazione del personale durante i difficili giorni dell’armistizio e successivi.
Ajmone-Cat chiariva al colonnello Santini, a integrazione delle dispo-
sizioni già impartite, che informazioni relative a ufficiali dell’Aeronautica,
specie se di grado elevato non potevano essere trasmesse a nessuno sen-
za il nulla osta del Capo di Stato Maggiore o del Sottocapo (dipendendo
dal grado dell’ufficiale in questione). La spiegazione di questa istruzione
proveniva dalla circostanza, lamentata nella stessa lettera, che nel passato
erano uscite dall’Ufficio ‘I’ troppe informazioni compilate con disinvoltura
che avevano provocato risentimenti nella massa del personale, già troppo
sbandata per ricevere nuovi impulsi di irritazione, gettando anche spiace-
voli ombre su tutta l’Aeronautica militare. Per i colpevoli vi era la regolare
via disciplinare e penale. Riguardo all’attività di polizia militare, questa era
riservata esclusivamente al Comando Carabinieri del Ministero che invece
doveva dare collaborazione nel caso d’investigazioni, indagini di polizia e
altre attività d’istituto proprie dell’Arma; l’Ufficio non doveva invadere o
sovrapporsi a quel settore di competenze.
Inoltre l’Ufficio ‘I’ doveva evitare di inviare ufficiali informatori presso i
Comandi o Reparti: questa pratica era offensiva verso il personale, nell’opi-
nione del Capo di Stato Maggiore, e non portava a risultati concreti ma spes-
so a un travisamento della verità soprattutto per scarsa conoscenza della
situazione o limitata capacità di apprezzamento. Questa pratica poteva esse-
re autorizzata in casi eccezionali. L’ultima istruzione era forse la più impor-
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