Page 50 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
Il rapporto del Comandante Bellavista del 1922: critiche all’even-
tuale unificazione dei Servizi e alcune interessanti intuizioni.
Il punto di vista della Regia Marina su questa innovativa possibilità è
ben espresso negli stralci, agli Atti del SIM (Servizio Informazioni Militari,
v. sotto), di una relazione che il capitano di vascello Spiridione Bellavista,
capo dell’Ufficio Informazioni della Regia Marina, aveva inviato nel 1922
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al suo Capo di Stato Maggiore. Aveva avuto l’incarico di studiare il proget-
to varato dalla Commissione informale a Parigi, in particolare il concetto di
‘unificazione’ dell’attività informativa. Riportava il comandante Bellavista
che, a sua conoscenza, anche stati che avevano un’interessante e soddisfa-
cente esperienza nel settore, pur avendo preso in considerazione possibili
migliorie dei Servizi informativi, non avevano progettato di fondere in un
organismo unico i vari uffici specializzati esistenti nei ministeri interessati.
Si trattava di unificare tanto il servizio offensivo quanto quello difensivo
(controspionaggio) tanto la propaganda quanto il servizio stampa, tanto la
crittografia quanto i codici di comunicazioni segrete, tanto la polizia giu-
diziaria, politica, investigativa quanto la legiferazione, etc… e non erano
questioni di minore importanza.
Indubbiamente queste proposte, a suo parere, nascevano da una corrente
di pensiero che riteneva che l’organizzazione del momento, per quanto buo-
na, potesse ottenere migliori risultati evolvendosi e espandendosi soprattutto
in campo economico, meglio rispondente agli interessi dello Stato e della
sua difesa: una intuizione interessante sull’importanza della ‘conoscenza’
approfondita informativa anche nel settore economico e industriale.
Dopo aver esposto estensivamente il progetto di Parigi, nel suo rappor-
to, Bellavista ne faceva un’analisi critica, iniziando proprio dalla struttura
dei previsti Centri di raccolta periferici (dipendenti dai Capi Missione del-
la Rappresentanza diplomatica in loco): questi dovevano essere stabiliti in
America del Nord, Francia, Paesi Baltici, Germania, Svizzera (Società delle
Nazioni), ex impero austriaco-ungarico, Jugoslavia, Grecia, Costantinopoli.
Rimaneva però penalizzata la Russia alla quale poteva provvedere il Centro
13 Nel documento citato il cognome riportato è Bellavita. Il Comandante Bellavista aveva
già operato in quel Reparto nel 1915. I fogli rimasti sono appunto stralci della relazione
indicata che al momento non è stata reperita nella sua interezza negli Archivi della Ma-
rina Militare o dell’Esercito. Cfr. AUSSME, Fondo SIM, 10^ Divisione. b. 153 e I 3, R.
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