Page 156 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo



                                                   Il superiore, di qualsivoglia grado, sia vicino ai propri dipendenti, lungi dal considerarli
                                                   quali forza in funzione di numeri, li deve considerare quali entità umane, raziocinanti,
                                                   ma anche sensibili a quelle qualità che, del superiore, fanno anche un Comandante:
                                                   l’esempio prima di tutto e, poi, la sicurezza negli interventi, la consapevolezza dei propri
                                                   doveri, la volontà di guidare!
                                                   Abbiamo nelle nostre file personale anziano, spesso provato da lontane e dure fatiche,
                                                   spesso tormentato da problemi di ordine familiare e, malgrado ciò, sempre sulla breccia
                                                   a battersi per il bene altrui e per il prestigio dell’Istituzione. Così come abbiamo i più
                                                   giovani, fatti di molta passione, carichi di tanto entusiasmo, ricchi di qualità genuine
                                                   ma – per la loro stessa età – istituzionalmente meno esperti. Ebbene, da questi magnifici
                                                   soldati che tutti ci invidiano, ciascun superiore – nel saperne dosare l’impiego qualitativo
                                                   e di tempo – può e deve saper trarre quell’armonia di rendimenti, che gli consenta di
       152                                         superare ogni contingenza: anche la più difficile.

                                                   Per tutti, sono pronto a dare. Così come lo sono tutti i Sigg. Superiori gerarchici.

                                              Un autentico trattato di etica, deontologia, intriso di naturale empatia, da vero mo-
                                              tivatore, da grande Comandante. Il messaggio che si coglie è che prima di chiedere,
                                              prima di pretendere dai propri Carabinieri, occorre essere pronti a dare (come Egli
                                              stesso si dichiara), essere vicini agli uomini per lenire le loro ansie, le loro sofferenze
                                              o, semplicemente, le loro difficoltà. Incita i Comandanti di qualsivoglia grado a essere
                                              vicini al Personale, sotto il profilo umano ancor prima che materiale.
                                              A premessa dei precedenti tre alinea, quelli di natura operativa, declina il codice etico-
                                              deontologico attraverso il quale apprendere e interpretare al meglio l’applicazione
                                              delle norme giuridiche e dei procedimenti d’azione che il Comandante di Legione
                                              intende trasmettere ai Comandi dipendenti.
                                              Dal primo alinea, quello dedicato all’ATTIVITÀ INFORMATIVA, il punto saliente
                                              che Egli tratta riguarda la conoscenza dell’ambiente nel quale il Carabiniere opera
                                              affinché ne possa scaturire un’attività informativa sempre tempestiva, propedeutica
                                              all’azione preventiva e di «contenimento», che è una caratteristica tanto delicata
                                              quanto peculiare dei nostri Comandanti di Stazione.
                                              Il secondo alinea dell’intervento riguarda invece l’ATTIVITÀ PREVENTIVA, laddo-
                                              ve prevenire significa guidare il dipendente in servizi esterni «producenti» e che pun-
                                              tino decisamente alla qualità del servizio e, al tempo stesso, a stimolare la sensibilità,
                                              la responsabilizzazione e la serenità, «che rappresentano una somma importante di
                                              valori professionali e anche umani». Ma prevenire, per il Col. dalla Chiesa, significa
                                              anche sviluppare opportunamente una intelligente capacità conoscitiva o «polizia di
                                              osservazione» che, pur nella rigorosa osservanza delle norme costituzionali, consenta
                                              la vigilanza di tutti i soggetti e le attività di interesse operativo.
                                              Il terzo alinea, infine, è dedicato all’ATTIVITÀ REPRESSIVA. L’applicazione inte-
                                              grale delle norme penali e di procedura penale non può prescindere dalla conoscenza
                                              disinvolta e sicura delle norme di legge, dalla conoscenza dell’ambiente, delle persone,
                                              dei singoli problemi che consenta al Comandante di Stazione di «esercitare detta
                                              attività repressiva non disgiunta da quel senso di equilibrio e di umanità che porta-
                                              no dapprima ad interventi fatti di persuasione e di ascendente personale». Occorre
                                              ancora la conoscenza dei propri uomini e quella, preventiva e puntuale, dei compiti
                                              che saranno loro affidati, dei loro superiori, dei luoghi di impiego, dei mezzi di offesa
                                              e di difesa, dei mezzi di collegamento e di trasporto e delle eventuali riserve.
                                              Dalla somma di tali disposizioni si evince uno stile di comando che, facendo insosti-
                                              tuibile riferimento al capitale umano dell’Arma, coniuga una radicata preparazione
                                              militare, che verosimilmente egli apprese durante la campagna in Montenegro e du-
                                              rante la Resistenza nelle Marche, a una moderna e innovativa modalità di condurre le
                                              azioni di polizia informativa, preventiva e repressiva. In queste disposizioni, risalenti
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