Page 158 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo






















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                                              all’anno 1969, si intravede, ancora in nuce, quello che col passare degli anni diventerà
                                              un vero e proprio procedimento operativo e che i Carabinieri amano appellare con
                                              il suo cognome: «il METODO DALLA CHIESA».
                                              Tale metodologia, adottata sin dall’assunzione del Comando della Legione Carabinie-
                                              ri di Palermo, gli consentirà di mettere in sistema la complessa mole di informazioni
                                              proveniente dai Reparti dipendenti, indispensabile per definire, per la prima volta,
                                              gli organigrammi delle famiglie mafiose palermitane e i loro centri di interesse. Esso
                                              troverà la sua migliore applicazione durante le due esperienze di guida dell’azione
                                              di contrasto al terrorismo brigatista, a Torino nel biennio 1974-75 e a Roma negli
                                              anni 1978-1980. Un modo di procedere che, come ebbe a dire lo stesso Col. dalla
                                              Chiesa nell’audizione del 28 marzo 1969 innanzi alla Commissione Parlamentare
                                              antimafia, era frutto dell’esperienza diretta di circa tre anni di lavoro nella Sicilia
                                              occidentale durante i quali aveva cercato non solo di «combattere organicamente la
                                              mafia, di penetrarne le pieghe e le radici, ma anche di dare ai suoi collaboratori un
                                              metro comune di lavoro, un metro comune di intervento».
                                              Il lungo periodo di comando della Legione Carabinieri di Palermo (1966-1973)
                                              gli consentirà altresì di individuare numerosi investigatori dell’Arma che in quegli
                                              anni condussero rilevanti filoni di indagine e con i quali stringerà un rapporto indis-
                                              solubile. Tra questi valorosi, meritano una menzione la figura di due Ufficiali che
                                              raccoglieranno il testimone lasciato dal Col. dalla Chiesa e lo porteranno avanti sino
                                              alla fine della loro esistenza. Il primo è l’allora Capitano Giuseppe Russo, l’altro è il
                                              Capitano Francesco Valentini.
                                              Giuseppe Russo nacque a Cosenza il 6 gennaio 1928 e si arruolò nell’Arma dei
                                              Carabinieri il 10 dicembre 1953 quale Ufficiale di complemento. Durante la sua
                                              vita militare ha prestato servizio presso il 6° Battaglione Mobile di Firenze, quale
                                              Comandante di Plotone (marzo 1954 – febbraio 1956) per poi ricoprire incarichi assai
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