Page 108 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
P. 108
L’organizzazione territoriale, le cui competenze erano già state fissate con
50
50 AUSSME, Fondo una circolare, si sviluppava sui territori isolani e nell’Italia meridionale fino
S.I.M., 1^ Divisio- ai confini settentrionali del comune di Napoli, delle province di Avellino, Po-
ne, circolare n. 76/
C.S. tenza e Bari. A mano a mano che le truppe alleate avanzavano, si ampliavano
i limiti confinari.
In Sardegna, a metà ottobre 1943, operava il Centro C.S. di Cagliari con
nuclei a Oristano, Iglesias e Lanusei; un sottocentro a Sassari con nuclei ad
Alghero, Olbia e la Maddalena.
In Sicilia vi era un Centro a Catania con un nucleo a Siracusa; sottocentri
erano poi ubicati a Messina, con un nucleo a Reggio Calabria; ad Agrigento,
con un nucleo a Caltanissetta; a Palermo, con un nucleo a Trapani.
Per l’Italia meridionale l’organizzazione registrava un Centro a Bari e un
nucleo a Matera; un sottocentro a Brindisi, con un nucleo a Lecce; un sottocen-
tro a Taranto. In Campania era attivo un Centro a Napoli, con un nucleo ad
Avellino, e sottocentro a Salerno con un nucleo a Potenza e un sottocentro a
Catanzaro con un nucleo a Cosenza.
L’organizzazione a carattere mobile-operativo era attiva nei territori a nord
dei confini settentrionali delle province di Napoli, Avellino, Potenza e Bari.
Comprendeva una Sezione di controspionaggio presso l’8^ Armata inglese e
un’altra presso la 5^ Armata americana. La Sezione presso l’Armata inglese
avrebbe costituito un Sottocentro a Foggia e un nucleo a Campobasso. Quella
presso l’Armata americana doveva costituire un Sottocentro a Caserta e un
51 Il Sottocentro di nucleo a Benevento. 51
Caserta, uno dei
più attivi e impor- Le Sezioni presso le Armate conducevano solamente missioni operative die-
tanti, funzionò dal- tro le truppe con le quali si muovevano nel corso dei combattimenti. In seguito
la fine del dicembre
1943, composto dal alcune unità sarebbero state distaccate presso vari Corpi e Divisioni.
Faccio, che lo co-
mandava, e da al- La loro attività principale consisteva nel fornire agli alleati una conoscen-
tri quindici elemen- za approfondita del territorio. Dovevano anche monitorare l’opinione pubbli-
ti, che dipendevano
tutti amministra- ca e procedere agli interrogatori dei civili nelle città occupate, per conoscere
tivamente dal Co- 52
mando Supremo. l’organizzazione capillare dello spionaggio nemico. Le Sezioni dipendevano
52 NARA, RG 226, per l’impiego dal rispettivo Comando di Armata; per le direttive ‘tecniche’ e
53
NND – 917174, 4 di-
cembre 1943, 400/ l’amministrazione del personale, dall’Ufficio ‘I’ del Comando Supremo, Sezio-
CS/B segreto. ne ‘Bonsignore’; per i mezzi di mobilità, la benzina e le vettovaglie in genere,
53 Nel documento vie-
ne usato questo ter- dall’Ufficio Logistico del Comando della Armata di riferimento.
mine senza ulterio-
ri specificazioni. Per riassumere, la nuova catena di comando, in relazione alla collaborazione
con gli Alleati, nel luglio 1944 era così organizzata dopo alcuni aggiustamenti
effettuati in corso d’opera e a seguito della liberazione dell’Italia settentriona-
le. D’altro canto il maresciallo Messe, allora Capo di Stato Maggiore Generale,
nell’indicare l’organigramma del S.I.M.-C.S. nel novembre 1943, alla fine del
suo ordine di servizio aveva fissato il seguente principio ripreso integralmente
da Agrifoglio: … Questo schema di organizzazione non deve essere qualche cosa di
rigido, ma la base di partenza per realizzare una sempre maggiore aderenza del servizio
108 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana