Page 109 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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C.S. alla situazione che si andrà sviluppando con il procedere delle operazioni… 54  54   NARA,  RG  226,
                        Il  controspionaggio  faceva  parte  integrante  del  S.I.M.  che  dipendeva  dal   NND – 917174, 4 di-
                                                                                                      cembre  1943,  400/
                     Comando Supremo.  Riassumendo, il S.I.M.-C.S. era composto dalla Sezione         CS/B segreto.
                                                                                                    55   NARA,  RG  226,
                     Centrale ‘Bonsignore’, poi Battaglione 808° C.S. (v. sotto)  che dirigeva e coor-  NND  –  927923,  27
                                                                            55
                     dinava il settore; vi era poi un numero variabile di Centri e sottocentri; due Se-  luglio  1944.  Oltre
                                                                                                      alla  ‘Bonsignore’,
                     zioni presso la 5^ e la 8^ Armata, sezioni mobili che rispondevano ai Comandi    erano  costituite:  la
                     delle Grandi Unità.                                                              sezione A, Roma; B,
                                                                                                      Napoli; C, Bari; D,
                        Il  controspionaggio  S.I.M.  riceveva  le  direttive-quadro  dal  General  Staff   Catania;  E,  Caglia-
                                                                                                      ri;  F,  Chieti;  G,  Fi-
                     Branch, Security Intelligence G.S.I. (b), delle Allied Armies in Italy (A.A.I.), che   renze, oltre alle due
                     manteneva i contatti con la Centrale della Sezione ‘Bonsignore’; per il comples-  sezioni  presso  le
                                                                                                      Armate. Previste le
                     so mantenimento della sicurezza sulle coste, erano stati reclutati anche elemen-  sezioni H, Torino; I,
                                                                                                      Milano; J, Bologna;
                     ti della Guardia di Finanza e inseriti in alcuni Centri C.S.                     K, Trieste; L, sezio-
                        La Sezione ‘Bonsignore’, che dipendeva per gli aspetti disciplinari e ammi-   ne speciale per sor-
                                                                                                      veglianza coste.
                     nistrativi dal Comando Supremo, riceveva le direttive operative dal Security
                     Counter Intelligence (S.C.I.) del Quartier Generale A.A.I. Le due Sezioni presso
                     le Armate operavano direttamente sotto il controllo della Divisione Informa-
                     zioni C.S. dell’Armata presso la quale erano aggregati.
                        I Centri e i Sottocentri mantenevano contatti stretti con il General Staff Intel-
                     ligence (il G.S.I./G-2), con il personale dei singoli Distretti, per i quali conduce-
                     vano operazioni  speciali su richiesta.
                        Nel luglio 1944, dopo circa dieci mesi di operatività, la forza totale del S.I.M.-
                     C.S. aveva raggiunto le mille unità, suddivise in 69 ufficiali, 552 sottufficiali e
                     graduati impegnati sul terreno; 379 unità impegnate nell’amministrazione del
                     personale e delle risorse  finanziarie. Toccò il picco di 1.110 unità alla vigilia del
                     ritiro degli alleati.
                        I primi compiti assegnati al gruppo C.S. presso gli americani furono di ren-
                     dere operativo il controspionaggio nell’area della 5^ Armata e in particolare in
                     quelle di Caserta  e delle cittadine di Casagiove e Casapulla, poi di S. Maria Ca-
                     pua Vetere, Capua, Caiazzo, Piana di Caiazzo, S. Agata dei Goti, Telese, Cerre-
                     to Sannita, Liberi, Alvignano, Solopaca, Guardia Sanframondi, Pontelandolfo,
                     Dugenta, Amorosi,  Castelmorrone,  Ruivano,  Castel  Campagnano,  Vitulano,
                     Frasso Telesino, Melizzano, Airola, Apollosa.
                        Lo scopo consisteva nell’identificare qualsiasi agente nemico o informatore
                     che potesse operarvi; investigare l’identità, la storia e le attività del momento
                     di persone operanti nell’area che, a discrezione del controspionaggio italiano,
                     potessero apparire pericolose per l’attività della 5^ Armata; indagare su so-
                     spetti o agenti nemici il cui nome era inserito in liste che gli americani forniva-
                     no di continuo.
                        Dotti decise di entrare immediatamente in contatto, non appena le città veni-
                     vano occupate, con i reparti dei Carabinieri presenti o con i singoli appartenen-
                     ti all’Arma, soprattutto per avere informazioni sugli agenti tedeschi o fascisti
                     repubblicani che, artatamente, erano stati lasciati indietro dall’organizzazione






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