Page 266 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Nella pagina a   Cibeles.  Come se non bastasse, per la collaborazione con i tedeschi in Africa,
                   fianco e in quella   Rommel lo aveva decorato con la Croce di Ferro di Primo e Secondo Ordine; e
                        successiva:
                       il maggiore   ora Revetria lavorava di nuovo nel Servizio con molti di coloro  che erano stati
                    Faccio notifica   con lui in Spagna, in Grecia e in Africa. Tra gli altri, ad esempio, il maggiore
                       agli alleati   Nani che proveniva da una famiglia fascista e era filo tedesco. E Nani, come il
                      il cambio di
                   denominazione   suo capo, aveva attivamente collaborato con i nazisti nella guerra spagnola e
                        del S.I.M.   poi in Africa, dove era stato catturato in Tunisia. Dopo l’8 settembre era stato
                        in ‘Ufficio   proprio Revetria che aveva fatto in modo che Nani lo raggiungesse a Brindisi,
                     Informazioni
                       dello Stato   per integrarlo nel ricostituito S.I.M.
                        Maggiore      Il capitano Bernardini, che veniva considerato uno dei più attivi e intelli-
                       Generale’.  genti membri del Servizio informativo del C.T.V., era un altro  ‘uomo’ di Reve-
                                   tria. Altrettanto si diceva per il maggiore De Carlo, conosciuto come un fasci-
                                   sta entusiasta: aveva lavorato in Spagna e poi era stato trasferito nel Marocco
                                   spagnolo per continuare il suo lavoro di agente informativo. Che dire poi del
                                   capitano Barnato, anche lui membro del S.I.P.M. italiano presso il Quartier Ge-
                                   nerale di Franco? Barnato era stato decorato dal generale Gambara in Spagna.
                                   Preso prigioniero in Africa durante l’offensiva inglese del 1941, era fuggito e
                                   aveva raggiunto le linee tedesche a Al Agheila. Per il suo coraggio e per i ser-
                                   vizi resi in Africa Revetria lo aveva proposto per la Medaglia d’Oro al Valor
                                   Militare.
                                      Il colonnello Agrifoglio ricevette minori attacchi perché non era stato con-
                                   siderato un personaggio di rilievo nel settore dell’attività informativa: era sta-
                                   to a capo della Sezione Statistica di Palermo del S.I.E. (Servizio Informazioni
                                            106
                 106   Il  S.I.E.  fu  istitui-  Esercito),  nel 1941. Alla sconfitta della Francia, era stato trasferito in Tunisia
                   to  il  21  novembre
                   1941,  come  con-  e aggregato alla locale Commissione italiana per l’armistizio con la Francia
                   seguenza del pas-  ma era stato preso prigioniero l’8 maggio 1943, a Tunisi, quando l’Italia aveva
                   saggio  del  S.I.M.
                   al  Comando  Su-  perduto quel territorio.
                   premo quale orga-
                   no  superiore…  per   Con questi ricordi personali degli avvenimenti di Spagna e della Resistenza
                   il coordinamento dei   da parte dei maggiori esponenti antifascisti, la sopravvivenza del S.I.M. era in
                   servizi informazioni
                   delle varie Forze Ar-  pericolo perché veniva continuamente additato come monarchico, pro-fascista
                   mate in  AUSSME,
                   M7, b. 408 e D.S. b.   e forse anche pro-nazista, considerato che coloro che vi lavoravano erano com-
                   520,  1°  novembre   promessi con il regime precedente. Il processo Rosselli aggravò la situazione
                   1941. Per i dettagli
                   cfr. M. G. Pasquali-  del Servizio che, comunque, il 1° gennaio 1945 mutò la propria denominazione
                   ni, Carte segrete…,
                   cit., vol. II, p. 185 e   in Ufficio Informazioni dello Stato Maggiore Generale e nel marzo dello stes-
                   ss.
                 107   Per  i  dettagli,  cfr.   so anno passò alle dipendenze del Ministero della Guerra, in accordo con il
                   M.  G.  Pasqualini,   Comando Alleato in Italia. L’organizzazione interna non cambiò di molto: era
                   Carte segrete…, cit.,                                        107
                   vol. II, p. 258.  cambiata la denominazione ma non gli attori.   Resta il fatto che il S.I.M. ebbe
                                   un ruolo determinante nell’intervento in Spagna, sia all’avvio della missione
                                   sia nell’attività di coordinamento e raccolta informativa: una realtà che si era
                                   imposta anche nel quadro della politica fascista e dell’amicizia con la Spagna
                                   franchista.








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