Page 41 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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“L’Archivio è la parte più importante e delicata di ogni Ufficio Storico; soltanto con una
documentazione chiara ed esauriente è possibile accingersi a scrivere la cronistoria, ossia
elaborare una documentazione narrativa e statistica dei fatti nella loro nuda realtà, offrendo
mezzi di controllo e di rettifica per i contemporanei, lasciando invece ai posteri il compito di
servirsene con maggiore libertà per scrivere la storia e fare serenamente la critica”.
L’archivio dell’Ufficio Storico, al pari di quelli delle altre Forze Armate, è riconosciuto
quale archivio autonomo e non dipende dall’Amministrazione degli Archivi di Stato. Tale
riconoscimento è esplicitamente previsto dal Codice per i Beni Culturali e Paesaggistici e
comporta l’esclusione dall’obbligo del versamento agli Archivi di Stato della documentazio-
ne di carattere militare ed operativo prodotta dalla Forza armata.
i compiti della Sezione archivio, in linea generale, sono i seguenti:
− acquisizione, ordinamento, archiviazione e conservazione dei documenti e delle pubbli-
cazioni abrogate aventi interesse storico per la Marina Militare;
− Consulenza e assistenza a studiosi e ricercatori italiani e stranieri sulla documentazione
conservata;
− Compilazione e conservazione dello schedario delle Unità Navali;
− aggiornamento delle caratteristiche e dei dati tecnici delle unità iscritte nei quadri del
Naviglio Militare dello Stato;
− Collaborazione con gli Uffici Storici delle altre Forze Armate e con gli Archivi di Stato
nazionali ed esteri;
− Gestione di una biblioteca tecnica/storica in accordo con la Biblioteca Centrale dello
Stato Maggiore Marina.
Nel linguaggio familiare agli addetti ai lavori, l’Archivio comprende 494 fondi ricondu-
cibili a circa 18.800 pezzi (composti da buste, registri, volumi, disegni, carte, ecc.), a cui si
aggiungono circa 45.000 Giornali di Chiesuola.
Il materiale archivistico è relativo ai tre periodi fondamentali, ovvero dalla fondazione
della Marina (1° aprile 1861) al 1939, il cosiddetto Archivio di Base, il Secondo Conflitto
Mondiale fino al trattato di pace (10 febbraio 1947), il dopoguerra fino ad oggi.
Per facilitarne la consultazione è stata pubblicata la Guida dell’Archivio, che costituisce
lo strumento di orientamento e conoscenza del patrimonio storico documentario custodito
per gli addetti ai lavori.
Da ricordare che il Decreto del Ministero della Difesa – Ufficio Centrale per gli Studi
Giuridici e la Legislazione del 1° giugno 1990, tuttora vigente, ha regolamentato la consul-
tabilità degli archivi storici militari, precisando le modalità di fruizione dei documenti ivi
conservati il cui accesso, in precedenza, era molto limitato. Il Decreto stabilisce che i docu-
menti siano liberamente consultabili con la limitazione che siano passati 50 anni dalla data
di emissione per quelli di carattere riservato relativi alla politica estera o interna dello Stato e
70 anni per quelli riservati relativi a situazioni puramente private di persone.
in particolare la Fototeca cura:
− la catalogazione e conservazione della documentazione fotografica di unità navali e di
avvenimenti d’interesse storico nell’ambito della Marina Militare;
− la raccolta di nuova documentazione;
− la riproduzione del materiale fotografico nel proprio laboratorio.