Page 9 - Generale B.A. Enrico Pezzi - Inventario dell'archivio personale
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Prefazione
L
a Pubblicazione dell'inventario dell'Archivio personale del Ge-
nerale di Brigata Aerea Enrico Pezzi nella collana "Istituzioni e
fonti militari" dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore della
Difesa costituisce un ulteriore importante tassello dell'ampio pro-
getto di valorizzazione del patrimonio storico documentario con-
servato dall'Archivio Storico dell'Aeronautica Militare, avviato da
lungo tempo con il riordinamento e l'inventariazione dei singoli
fondi e con la realizzazione della Guida agli archivi dell'Ufficio Storico
dell'Aeronautica Militare.
Proprio all’interno di questo percorso, il fondo archivistico
proposto in questo volume arricchisce fortemente la già cospicua
e preziosa presenza di archivi privati provenienti dalle donazioni di
famiglie e di persone quale coronamento del processo ormai con-
solidato di comunicazione, relazione e fiducia con i familiari e i
congiunti di uomini e donne appartenuti alla Forza Armata Aerea
che hanno deciso di "affidare" all'Archivio Storico le proprie carte.
Il lavoro è stato realizzato dalla dr.ssa Lina Antonietta Cop-
pola, con il coordinamento della dr.ssa Susanna Oreffice, che ha
svolto con grande professionalità e passione il compito di restituire
e ricostruire, attraverso il riordinamento delle carte conservate dai
familiari, la storia di un importante personaggio della Regia Aero-
nautica.
Il generale Enrico Pezzi, uomo e militare stimato e rispet-
tato da colleghi e collaboratori per il coraggio e l'abnegazione nello
svolgere gli incarichi affidatigli, dopo i molteplici incarichi di co-
mando pregevolmente illustrati in questo volume, cadde prematu-
ramente proprio per una missione: era il 29 dicembre del 1942
quando, impegnato sul fronte orientale, apprese che a Tscherkov,
in un’ansa del Don, erano stati accerchiati circa 12 mila soldati ita-
liani di cui oltre 2 mila erano feriti. I tempi erano ormai ristretti e
Pezzi decise di mettersi egli stesso ai comandi di un S.M. 81 e de-
collare assieme al suo equipaggio per portare medicinali e cercare
di recuperare i feriti più gravi. Partito da Voroscilovgrad, non fece
più ritorno. Alla sua memoria venne concessa la Medaglia d’Oro al
Valor Militare.