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158 Il Comando Supremo e I SuoI arChIvI • InventarIo del fondo f-1 dell’auSSme
La struttura interna dell’ufficio è evidente in un documento del 27 luglio 1908 inti-
tolato “Ordinamento dello scacchiere”, il quale riporta l’organico dell’ufficio (al cui
vertice vi è il colonnello Annibale Gastaldello) e i compiti dello stesso.
L’ufficio è suddiviso in:
- Ufficio Austria Ungheria ripartito in una Sezione Terreno (con i capitali Guido
Fenoglio e Francesco Goccia), ed una Sezione Esercito sotto il capitano Giuseppe
Silva.
- Ufficio Germania (responsabile Antonio Pavari), con il compito di studiare gli eser-
citi germanico e danese.
- Ufficio Russia (responsabile il capitano Pietro Boccardo), con il compito di studiare
gli eserciti russo, svedese, norvegese e con il compito di reggere l’ufficio segreteria.
Con circolare n. 9120 emanata dal Comando Supremo il 3 marzo del 1918 si stabi-
liva che l’esercito Uffici Eserciti esteri (che nel 1919 utilizzava ancora i timbri degli
Scacchieri), creato in seno al Comando Territoriale del Corpo di Stato Maggiore,
avrebbe conservato gli archivi degli Scacchieri Occidentali, Orientali e dell’Ufficio
Coloniale del Comando del Corpo e dell’Ufficio Operazioni del Comando Supremo.
In una circolare precedente del 6 luglio del 1917 dell’Ufficio Scacchiere Orientale
inviata al Comando territoriale del Corpo di Stato Maggiore, la quale faceva seguito
ad una comunicazione di servizio dell’Ufficio del Comandante del 2 luglio relati-
va al trasferimento del Comando Territoriale a palazzo Baracchini, il comandante
dell’Ufficio ripercorreva le vicende dell’Ufficio Scacchiere Orientale e ne disponeva
il trasferimento proprio a palazzo Baracchini.
L’Ufficio Scacchiere orientale prima della mobilitazione era diviso in 4 sezioni, ad
ognuna delle quali erano addetti due ufficiali e 3-4 sottufficiali scritturali e dattilografi.
- Sezione Austria Ungheria (terreno)
- Sezione Austria Ungheria (esercito)
- Sezione Germania (comprende anche la Danimarca)
- Sezione Russia e Segreteria (comprendente anche la Svezia e la Norvegia).
L’ufficio occupava 7 camere, ovvero una per il capo ufficio, una per ogni sezione e
una per la Segreteria ed una per gli scritturali.
Il colonnello Enrico Masoni proponeva, vista la corposità della documentazione,
che la Sezione Russia e la Sezione Austro Ungarica, avessero pareti molto lunghe al
fine di collocare armadi lunghi, una cassaforte grande, vari scaffali e un tavolo per
“distendervi carte topografiche”. Per le altre sezioni non occorrevano locali con
pareti troppo estese. Il colonnello, inoltre, mentre ordinava che l’ufficio continuasse
a funzionare tenendo il carteggio Riservato e Riservatissimo ordinato così come lo
era prima della mobilitazione, prevedeva che l’ufficio dovesse essere collocato nello
stesso piano laddove venivano collocati gli atri scacchieri e la Segreteria del Reparto
Operazioni.
Infine Masoni predisponeva la necessità di due o tre casse ove collocare provviso-
riamente il carteggio che “non potrebbe essere lasciato in quegli armadi che, per le
loro dimensioni e peso non si presterebbero al trasporto col loro contenuto”.