Page 33 - L'archivio della Marina - Guida dei fondi conservati presso l'archivio dell'Ufficio storico della Marina Militare
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Fondi dal secolo XiX alle soglie della 2ª guerra mondiale  11

              eserCitazioni naVali, bb. 2 (1906 - 1934). Inventario pubblicato sul Bollettino
              d’Archivio giugno 2012 (sigla E4)

              Il fondo, miscellaneo, è costituito da pubblicazioni e documentazione relative
              alle esercitazioni navali degli anni 1906 - 1910; 1924 - 1927; 1933 - 1934. Con-
              tiene anche un promemoria sulle ossidazioni e corrosioni prodotte dai fluidi
              liquidi e gassosi sugli organi delle artiglierie funzionanti idropneumaticamente
              e un fascicolo di Maridipart Taranto relativo a lettere anonime, inchieste e
              permessi.



              esigenza oMs - guerra CiVile sPagnola, bb. 324 (1936 - 1939). Inventari
              pubblicati sui Bollettini d’Archivio settembre 1990 - giugno 1992 (sigla E3)

              Le operazioni militari in Spagna coinvolsero direttamente o indirettamente enti cen-
              trali (Marina Roma, Maristat, Maricosom) ed enti periferici come i Comandi militari
              marittimi di varie zone, i Comandi navali di squadra e di divisione, e i Comandi na-
              vali appositamente costituiti per il conflitto spagnolo (Gruppo Quarto, Gruppo San
                     a
              Giorgio, 6  Divisione navale). Inoltre venne appositamente istituita la Missione navale
              italiana in Spagna, che ebbe varie sedi.
              La parte più rilevante della documentazione, dal punto di vista istituzionale e quan-
              titativo, è rappresentata dalla serie del Gabinetto del ministro della Marina (Marina
              Roma). La serie non è completa perché altre carte sono conservate presso l’Archivio
              centrale dello Stato. Ruolo centrale nella guerra di Spagna ebbe l’Ufficio piani di ope-
              razioni (buste 89-100) la cui Sezione situazione e operazioni si occupava dell’aggior-
              namento delle informazioni sui movimenti delle unità italiane e straniere e dell’ema-
              nazione degli ordini di operazione. La Missione navale italiana faceva parte degli enti
              operanti direttamente in Spagna. Era un’istituzione a carattere temporaneo con una
              struttura complessa che subì alcune evoluzioni nel corso della guerra. Inizialmente
              la presenza della Marina in territorio spagnolo si limitò ad un Ufficio marina facente
              parte della Missione militare italiana in Spagna, in seguito fu proposta la creazione
              di un organismo dipendente gerarchicamente dal CTV (Corpo truppe volontarie)
              ma operativamente da Marina Roma, la Missione navale italiana (MNI), appunto. La
              Missione fu organizzata come una direzione generale con sedi distaccate; la sua atti-
              vità riguardò la collaborazione con la Marina nazionalista e la collaborazione con il
              CTV. La sede principale fu Cadice. Uno degli scopi principali della Missione fu quello
              di estendere l’influenza della Marina in Spagna, senza lasciarsi sopravanzare dai te-
              deschi o dagli inglesi. La MNI smobilitò nell’estate del 1939, insieme con il CTV, e
              venne sostituita dall’Ufficio dell’Addetto navale.
              Due furono i Gruppi navali appositamente costituiti per garantire la presenza nelle
              acque spagnole: il Gruppo San Giorgio e il Gruppo Quarto. Il Gruppo San Giorgio
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