Page 40 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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40 40 La Grande Gueraa dei Carabinieri In zona dI guerra
“L’eroico atto del Carabiniere Guido Ricotti”, tavola di Vittorio Pisani. Sulla linea del fuoco, il militare "contribuiva a catturare 40 soldati nemi-
ci e a respingere un attacco. Visto, poi, che uno dei nostri era caduto sul posto di combattimento, spontaneamente e da solo, sotto vivo fuoco, si
slanciava a raccogliere il cadavere e lo trasportava indietro” (Medaglia d’Argento al Valor Militare).
Carabiniere di guardia in un punto di transito tra le trincee sul Carso.
In zona di guerra
guerra
elle zone di opera-
zioni, l’Arma dei
Carabinieri non
N si occupò esclu-
sivamente delle ordina-
rie attività di polizia in
favore delle popola-
zioni locali o non
si limitò a garan-
tire il servizio di pubblica sicurezza nelle zone libe-
rate, bensì si distinse sia come forza combatten-
te per la difesa dei confini nazionali, al pari dei
comuni soldati, sia nell’espletamento dei speci-
fici compiti di polizia militare, quale funzione
esclusiva affidatale.
Già nel 1905 il Ministero della Guerra
aveva stabilito che l’Arma dei Carabinieri Re-
ali, in caso di mobilitazione, avrebbe dovuto
contribuire con un reggimento composto da
tre battaglioni, ognuno articolato su tre com-
pagnie. Dieci anni dopo, nel maggio 1915,
con la mobilitazione generale alle porte, il
“The heroic act of Carabiniere Guido Ricotti”, panel painting
by Vittorio Pisani. On the line of fire, he“helped capture 40 en-
emy soldiers and repulse an attack. Then he saw that one of our
soldiers was killed during combat, spontaneously and by himself,
under heavy fire, went to pick up the body and brought it back”.
Silver Medal for Military Bravery.
Carabiniere on guard in a transit point among the trenches on
the Karst Plateau.